Il progetto ENAPRA “Tango Circular”

L’Ente di formazione di Confagricoltura, ENAPRA, ha patrocinato recentemente il meeting di avvio del progetto europeo denominato Tango Circular.

 In un’ottica di economia circolare, il progetto si propone di diffondere la consapevolezza che la valorizzazione degli scarti agricoli ha effetti positivi sui ricavi economici degli imprenditori agricoli e sulla sostenibilità ambientale. I problemi che sono emersi quest’estate, a causa della siccità che ha colpito in maniera senza precedenti tutta l’Europa, rendono quanto mai necessario rivedere tutto il sistema di produzione agricola e non meno importante tenere in considerazione anche la parte dei residui.

 Sensibilizzazione e formazione degli agricoltori e di tutti gli attori interessati alla filiera agricola sono il nucleo del progetto, presentato dal presidente di Enapra, Luca Brondelli di Brondello ed illustrato dal Professore Pietro Picuno dell’Università della Basilicata, coordinatore del progetto. Il principio di base che si vuole affermare è che i rifiuti agricoli, sia organici che non organici, adeguatamente gestiti ed inseriti in una catena di valore, diventano una nuova ed importante risorsa.

Le attività fondamentali del progetto si esprimeranno nella implementazione e validazione dei cosiddetti “Rural Labs”, laboratori gestiti dalle università partner della Basilicata, di Evora (Portogallo), Lleida (Spagna), Montpelier ed Atene, con il sostegno di due enti di formazione professionale, ENAPRA  ed Eurotraining  Questi laboratori saranno protagonisti di nuove modalità di formazione, partendo dall’addestramento sul campo e implementando nuovi strumenti ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione), con l’obiettivo di formare, da qui al futuro, il più ampio numero di agricoltori sui temi chiave dell’Agenda EU sulla economia circolare, sostenibiltà e compartecipazione di tutti i componenti della “Quadrupla Elica”. Si tratta del modello complesso ed organizzato di interazioni che coinvolge gli attori dell’economia della conoscenza, appartenenti ai settori della ricerca, dell’industria, delle istituzioni pubbliche e della società civile.

 La consapevolezza all’origine del progetto “Tango Circular” è che l’agricoltore è responsabile del fine vita dei sottoprodotti e dei rifiuti agricoli ma non può gestire da solo tale compito. Si rende necessaria quindi una formazione specifica tanto per gli agricoltori che per gli altri attori coinvolti in tale catena di valore che allo stato attuale è assente in tutta Europa. “Tango Circular” si pone quindi al servizio dello sviluppo di ecosistemi regionali attraverso un modello di apprendimento basato sul lavoro, con il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche (Ministeri, Regioni, Enti Locali e Agenzie), enti di formazione professionale, stakeholder privati (associazioni di agricoltori, imprese di riciclaggio) e società civile (ONG, associazioni no-profit).

di Rosaria Russo