Rivalutazione della pensione, aumenti in arrivo

In arrivo in anticipo  incrementi pensionistici. Già da ottobre è prevista la possibilità che si possa avere una rivalutazione delle pensioni, che non superino la somma lorda mensile di € 2.692,00. 

Praticamente, vista la soglia, un aumento garantito  per la maggioranza dei pensionati per i mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Si tratta di un anticipo temporale rispetto ai tempi programmati dal decreto Aiuti bis, motivato dall’aumento dell’inflazione, che incide notevolmente sul costo della vita e sull’andamento e risalita dei prezzi.

Pertanto, l’orientamento governativo era quello di procedere ad una rivalutazione del 2% della pensione.

Ne rimarrebbero esclusi solo i pensionati con redditi imponibili annui superiori  a 35.000 euro, che percepiscono oltre 2.700 euro di pensione.

Tuttavia, per i percettori di pensioni superiori a tale importo non è da escludere, che si possa  avviare dal 2023 un programma di rivalutazione automatica, processo giuridico ordinario che  normalmente avviene con periodicità.

È pur vero che nel processo di rivalutazione del 2% si terrà conto di alcuni massimali prevedendosi

  •  una rivalutazione piena (pari al 100% della percentuale prevista) per coloro che abbiano un reddito mensile lordo pari a 2.062 euro;
  • un incremento del 90% dell’aumento previsto per chi ha un reddito che va da 2.063 euro lordi mensili a 2.577,90;
  • un aumento  del 75% per pensioni che superino i 2.577,90 euro mensili lordi , fino al tetto massimo di 2.700,00.

Pertanto, si tratterà di una rivalutazione applicata, utilizzando lo strumento perequativo introdotto dalla vigente normativa sancita nell’art.1, co. 478 L. n. 160/2019, avendo come parametro utile di riferimento il trattamento minimo di pensione, che consentirà di partire da un massimo fruibile, ove l’importo pensionistico lordo non superi  i seguenti parametri:

  • 3 volte il trattamento minimo pensionistico, per avere diritto al 100% dell’aumento;
  • 4 volte la predetta soglia per avere diritto al 90%;
  • 5 volte per avere diritto al 75%.

È  pur vero che l’aumento non verrà applicato sulle prestazioni mensili collegate al reddito individuale.

Si avrà diritto anche alle somme arretrate maturate pari a 10 mensilità.

di Angela Gerarda Fasulo