Ricci Weekender, il festival internazionale emblema della Sicilia

Alla costante ricerca del bello e in un’inesauribile scoperta del nuovo, è tornato, anche quest’anno, Ricci Weekender, il festival internazionale emblema della Sicilia che si apre al mondo e che richiama a sé un ampio ventaglio dei suoni e delle migliori cucine contemporanee.

In programma a Catania dall’1 al 3 settembre, Ricci Weekender è giunto quest’anno alla sua V edizione: un traguardo importante che ha segnato il successo di un festival unico nella stagione italiana, confermando la collaborazione tra il circolo Mercati Generali, la radio britannica con base a Londra Worldwide FM fondata dal dj e producer Gilles Peterson, e il cuoco inglese Ed Wilson. 

Anche quest’anno il percorso enogastronomico e sonoro di Ricci Weekender, si è dispiegato attraverso diversi luoghi d’eccezione della Sicilia orientale: a cominciare dall’apertura del festival a Palazzo Biscari, testimonianza del più bel barocco siciliano, il cortile del monumentale Castello Ursino, lo storico club Mercati Generali, che quest’anno ha festeggiato i 25 anni di attività, il giardino botanico di Radicepura a Giarre dove si è tenuta la famosissima biennale Garden Festival. Luoghi tradizionali del festival ai quali si si sono aggiunti  Materia Spazio Cucina, il ristorante Michelin 2023 di Bianca Celano che ha ospitato la prima delle cene in programma, e una tra le splendide cantine dell’Etna, scelte ogni anno come partner di Ricci Weekender 2023 che ha continuato così a coltivare il legame con il territorio e con le sue eccellenze.

Come sempre, l’eterogeneità artistica è stata la cifra che ha guidato la programmazione musicale di Ricci Weekender: un percorso senza limiti, dove il jazz si mescola con l’elettronica, e con una varietà di suoni senza confini. Nella line-up di quest’anno Ricci Weekender ha potuto vantare ospiti internazionali di assoluto richiamo, a cominciare dalla leggenda della club culture e della dance music in Inghilterra, Norman Jay (2 settembre) e “sua maestà” Gilles Peterson, (3 settembre, Radicepura) precursore musicale dal talento rivoluzionario e inarrestabile che nel suo percorso ha attraversato generi stili e nazioni della musica, rilanciando l’elettronica come suono globale, mixando soul, hip hop e jazz ai suoni del mondo. Tra gli italiani, Rosa Brunello, (1 settembre, Palazzo Biscari) contrabbassista e compositrice tra le più apprezzate sulla scena; Gianluca Petrella, trombonista tra i più innovativi nel panorama contemporaneo, al festival con la sua formazione più iconica, COSMIC RENAISSANCE, per l’occasione accompagnata dalla  voce della cantante italo-nigeriana Anna Bassy, special guest del concerto in programma tra i giardini di Radicepura (3 settembre); il “maestro” Nicola Conte, (3 settembre, Radicepura) uno dei produttori jazz più eleganti in circolazione, un vero  perfezionista del suono che spazia dalla bossa nova alla tradizione jazzistica riproposta nei suoi set in maniera sapiente e sofisticata.

Dalla scena contemporanea più vibrante sono giunti al club Mercati Generali (2 settembre) Pellegrino&Zodyaco, progetto del cantautore, musicista, e dj Pellegrino, un pioniere della scena musicale emersa negli ultimi anni da Napoli e dintorni e fondatore della Early Sounds, etichetta discografica distribuita in tutto il mondo dall’olandese Rush Hour e Paula Tape artista originaria di Santiago del Cile, dove è cresciuta come batterista in band metal e poi indie-electro, continuando nell’esplorazione elettronica dalle influenze sperimentali, come i suoni percussivi che hanno modellato il suo stile eclettico.

Il concerto del sabato pomeriggio al Castello Ursino è stato affidato a Club Rivera, il progetto ideato da Antonio Calandra e Francesco Arena, con il supporto di Mario Nasello, che unisce black music, house, hip hop e jazz a un’atmosfera mediterranea.

Per l’ormai consueto after party di venerdì al Fico Beach Club c’è stato Shy one, dj tra i più versatili di Londra, con i suoi set che spaziano dal grime UK hip-hop alla classic house e oltre.

Alla ricerca costante della qualità e del dialogo con la cucina contemporanea, come di consueto Ed Wilson proprietario di due tra i locali più di tendenza di Londra: Brawn di Columbia Road, punto di riferimento dell’East London, e Sargasso, locale in riva al mare sul porto di Margate.

A Wilson si sono affiancati in quest’edizione di Ricci Weekender, la più ricca di sempre, altri sei illustri nomi della migliore ricerca enogastronomica italiana e inglese: la stella Michelin Merlin Labron Johnson, che con il suo ristorante Osip ha portato l’alta cucina nel contesto rurale delle campagne di Somerset, con menù che riflettono il ritmo della natura e la stagionalità secondo la metodologia farm-to-fork; Seb Myers del ristorante dall’ispirazione parigina Plaque nell’est London, Ry Jessup di Plimsoll Restaurant e l’italo egiziano Mitshel Ibrahim del ristorante Ombra di Hackney, per la seconda volta ospite del festival.

Foto per gentile concessione SLP Studio

Accanto alla poderosa “brigata inglese”, due siciliani doc: Bianca Celano chef al Materia – Spazio Cucina, (Michelin 2023), il laboratorio gastronomico di Habitat Boutique Hotel di Catania, che coniuga perfettamente le eccellenze del territorio siciliano con sapienti e complesse tecniche; e Piermaria Trischitta giovane chef cresciuto in importanti cucine gourmet in giro per il mondo, e approdato a Røst, il tempio milanese di una cucina circolare e creativa che valorizza materie prime d’eccellenza di piccoli e selezionatissimi produttori.  Ciascuno di essi ha proposto uno speciale menù da accompagnare alla selezione di vini.

Quest’anno è stata la Cantina Murgo, a ospitare il tradizionale brunch domenicale con la cucina di Pier Maria Trischitta, nella Tenuta San Michele, a circa 500 m sul livello del mare, sulle pendici del versante est dell’Etna. Una realtà attiva sin dal 1860 nella produzione di vini ricercati che coniugano tradizione e innovazione.

di Eleonora Marino