Quinta edizione del Social Football Summit: business e tecnologia nel mondo del calcio. Le nuove frontiere di investimenti ed entertainment per la Football Industry

Dal 27 al 28 Settembre 2022 si è svolta la quinta edizione del Social Football Summit nella splendida cornice dello stadio Olimpico di Roma.

ll SFS nasce nel 2017 da un progetto di Go Project e Social Media Soccer, un evento internazionale dedicato all’Innovazione ed alla digital transformation nella Football Industry. Negli anni è diventato un punto di riferimento professionale del settore calcio e sport in generale attraverso contributi e anticipazioni di Club, Federazioni, Media e Aziende.

Negli anni il SFS è riuscito a stabilire importanti e solide relazioni con Federazioni, Leghe nazionali e internazionali, investitori e Aziende ricevendo il contributo di autorevoli esponenti delle istituzioni e del mondo delle Football Industry.

Le macro aeree scelte per la quinta edizione hanno riguardato in particolar modo il binomio business e tecnologia, con una particolare attenzione alle nuove frontiere di investimenti per il mondo del calcio come NFT, cripto e blockchain.

La prima giornata della quinta edizione è cominciata con l’accredito e benvenuto degli oltre 2,5 mila iscritti all’evento tra delegati, rappresentanti di federazioni, società sportive, sponsor, speekers e interessati al mondo calcistico.

A fare gli onori di casa il Presidente e AD di Sport e Salute Vito Cozzoli. “Questo evento può valorizzare e far crescere il calcio nel nostro paese. Il Summit punta giustamente sull’innovazione per far crescere il sistema”.

Il programma è iniziato con l’intervista di Riccardo Trevisani giornalista di Mediaset, a Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A: “La nostra Lega sta ottenendo ottimi risultati sotto tutti i punti di vista, il processo di internazionalizzazione del prodotto calcio italiano sta procedendo bene dopo l’apertura dell’ufficio di New York e quello di Abu Dhabi, sedi strategiche per ampliare sinergie e rapporti commerciali”. “Il rapporto con il Governo italiano è forte anche perché rappresentiamo il made in Italy, insieme al nostro main sponsor Tim, nel mondo”, prosegue De Siervo, “I problemi infrastrutturali ci distanziano dai competitors come Spagna e Regno Unito. Quello che dobbiamo chiedere alla politica è di colmare il gap stadi e infrastrutture obsolete rispetto agli altri paesi”.

Subito dopo l’intervista il focus si è spostato sulle nuove generazioni. Si è parlato di come il mondo del calcio sta cambiando così come il pubblico fruitore del prodotto calcio. Carola Andretta, Customer Success Manager di Talkwalker ha moderato il panel dal titolo “How to attract and entertain new audiences by Talkwalker”.

Non parliamo più di semplici tifosi ma di un nuovo target consapevole ed esigente, la Gen Z rappresenta un’opportunità a cui rivolgere l’attenzione con un determinato genere di contenuti. Marie Meyerie, Responsabile dei contenuti premium di YouTube ha parlato di quali contenuti attraggono le nuove generazioni: “Alla Gen Z interessano i contenuti di calcio che vanno oltre la partita, backstage, curiosità, aneddoti, sono quelli i contenuti che creano più engagement, consideriamo anche che questa generazione è un terzo della popolazione globale”.

La mattinata del secondo giorno ha visto gli interventi del CT Roberto Mancini e di Daniele De Rossi nel panel “FIGC – Novanta minuti di innovazione del calcio”. Si è parlato di VAR e delle innovazioni apportate da questa tecnologia con Gianluca Rocchi, designatore della Serie A TIM e della Serie BKT. Il CT della Nazionale ha affrontato il momento che sta vivendo il gruppo Azzurro con l’esclusione dai Mondiale e la qualificazione alle Final Four della Nations League, ripercorrendo anche il suo percorso da giocatore azzurro: “Al mio debutto in Nazionale, il calcio era più semplice meno digitale ma con una grande concentrazione di talento italiano, in tutti i campionati del nostro paese”. Ma il talento come ribadisce Mancini, bisogna saperlo utilizzare e soprattutto bisogna saperci convivere.

Daniele De Rossi ha parlato di come la tecnologia abbia avvicinato i calciatori a tifosi: “Quando ho iniziato io c’era già l’avvento della tecnologia però non c’era questo rapporto che la tecnologia stessa ha creato tra calciatori e tifosi. Io stesso ho aperto un profilo ufficiale Instagram per combattere con i numerosi profili fake”.

Nel pomeriggio spazio alla FIGC con il panel “Media Factory: FIGC”. Nuove piattaforme, strumenti, format e linguaggi per conquistare un pubblico sempre più ampio. Focus sulle strategie messe in campo dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio grazie all’intervento di Giovanni Valentini, Head of Bussiness della Federcalcio: “La Media Factory è una struttura che pensa e produce prodotti esclusivi per la Lega Calcio. Il percorso di creazione è stato lungo, siamo partiti da lontano, 4 anni fa, con la spinta generata dalla vittoria dell’Europeo che ci ha facilitato il lavoro”.

“È una struttura che porta risorse finanziarie importanti per la FIGC, rendendola più autonoma da altre fonti di entrata. Uno dei pilastri su cui si è basata la strategia sono i contenuti, elemento principe del progetto con un nuovo taglio della comunicazione per le nazionali maschili e femminili”.

Il processo di internazionalizzazione del brand Federcalcio è stato aiutato molto dai nuovi account social: “I nuovi canali di comunicazione in cinese ed arabo, l’apertura dei canali LinkedIn e TikTok uniti alla creazione di Live Streaming con Vivo Azzurro Live ci ha permesso di creare contenuti esclusivi e innovativi di successo e molto apprezzati dalla nostra fan base in diversi mercati” ha concluso Valentini.

Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, intervistato da Luca Marchetti di Sky Spor ha chiuso i lavori dell’edizione 2022 del SFS soffermandosi sulla “ferita del mondiale”, soprattutto per i giovani che perdono la possibilità di vedere una Coppa del Mondo: “Il Mondiale è una ferita aperta ma non bisogna abbandonare la coerenza del progetto di rilancio intrapreso, abbiamo avuto coraggio anche nella difficoltà il rilancio del movimento nazionale calcistico è stato coerente”.

“Il rischio di perdere la Gen Z senza mondiali c’è ed è reale, per questo motivo serve un impegno ancora maggiore, la Media Factory funziona ma bisogna fare di più”, ha affermato il Presidente riferendosi al nuovo pubblico generazionale e al suo coinvolgimento.

“Le riforme”, parlando delle modifiche al regolamento Federale che riguardano i giovani, “Non possono essere ulteriormente rimandate, i ragazzi devono giocare e divertirsi di più facendo meno tattica. In questo ho impiegato tante energie su progetti poi bocciati. Cambieremo le regole del gioco in Consiglio Federale per rivoluzionare il sistema, non è possibile avere il 100% di stranieri in un campionato giovanile”.

L’obiettivo è il Mondiale 2026, dove secondo Gravina il movimento calcistico italiano, spinto dalla Federazione, deve arrivarci nel migliore dei modi con norme e management all’avanguardia.

Qui in basso si riportano due link YT per rivivere l’evento del Social Football Summit 2022.

DAY 1 – 27 SETTEMBRE

DAY 2 – 28 SETTEMBRE

di Massimiliano Gonzi