L’Italia partecipa alla riconquista della Luna

L’Agenzia Spaziale Italiana e ALTEC[1] hanno siglato un importante accordo, per un valore di 3,5 milioni di euro, per la fase iniziale di progettazione e realizzazione di un Centro di Simulazione e Controllo Missioni Robotiche Lunari. L’accordo darà il via alle attività che nel giro di tre anni faranno sorgere il Centro presso le strutture di ALTEC, nella nascente Città dell’AeroSpazio torinese. Il nuovo centro affiancherà così quello già operativo, dedicato alle operazioni e simulazioni marziane. Dopo il pianeta rosso anche la Luna sarà quindi studiata ed esplorata attraverso le strutture, che saranno realizzate a Torino.


[1] (centro di eccellenza italiano per la fornitura di servizi di ingegneria e logistica a supporto delle operazioni e dell’utilizzo della Stazione Spaziale Internazionale e dello sviluppo e realizzazione di missioni di esplorazione planetaria).

Robot lunari guidati da Terra andranno alla scoperta del suolo lunare, grazie al centro di controllo, che presto arriverà nel capoluogo piemontese. La Luna da oltre un decennio è rientrata a pieno titolo ad essere una meta strategica, per la nuova sfida spaziale che coinvolge sempre più nuovi Stati e soggetti privati, rispetto ai tradizionali antagonisti della Guerra Fredda, Usa e Russia. La Luna è infatti vista oggi come un passaggio necessario per la conquista di Marte. Nella cornice dello Space Symposium, il forum principale di incontro e discussione a livello statunitense ed internazionale per le politiche e la space economy, il progetto Moon to Mars si prefigge, come ha dichiarato il vice amministratore della Nasa, Pam Melroy, di realizzare le condizioni per una presenza stabile dell’uomo sulla Luna, come trampolino per le future missioni spaziali verso Marte. Nell’ultimo convegno, il 38°, dello Space Symposium che si è tenuto a Colorado Springs, con la partecipazione per l’Italia dell’ASI, sono stati evidenziati i tre pilastri che sostengono strategia e obiettivi dell’esplorazione spaziale: la ricerca e lo sviluppo della Scienza, l’Ispirazione per future generazioni e l’Atteggiamento nazionale, dove l’innovazione rinforza anche altri settori come l’agricoltura, le fonti di energia, la sicurezza, e orienta verso una collaborazione globale.

L’Italia, in questo quadro di forte impulso per un ritorno sulla Luna, si posiziona come partener strategico sia con la NASA, soprattutto per il programma Artemis, che con l’Agenzia Spaziale Europea. Il nostro Paese, attraverso l’ASI, è stato primo firmatario degli Artemis Accords della Nasa. Il Programma Artemis, portato avanti dalla NASA, con partner internazionali e aziende di voli spaziali commerciali statunitensi, di esplorazione sia di tipo automatizzato che con equipaggio, ha appunto l’obiettivo di far sbarcare entro il 2026 “la prima donna ed il prossimo uomo” nel polo sud lunare.  Artemis è un passo verso lo scopo a lungo termine di stabilire una presenza autosufficiente sul nostro satellite, gettando le basi per permettere a società private di costruire un’economia lunare e, infine, mandare gli umani su Marte.

Il Presidente dell’ASI, Teodoro Valente, spiega che il centro di controllo robotico lunare fungerà da riferimento per la filiera industriale e della ricerca, per la preparazione e la messa in opera delle tecnologie, dei sistemi e degli esperimenti che si vorranno realizzare sulla superficie della Luna. L’ASI, grazie ai fondi dedicati del PNRR, sta mettendo in campo investimenti di straordinaria importanza per l’Italia che, con il Centro di Simulazione di Torino, si porrà come partner strategico per l’esplorazione del sistema solare.

di Rosaria Russo