Inviato al Governo il documento conclusivo del Forum dell’arte contemporanea online

Il 13 luglio 2020 è stato inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro della Cultura Enrico Franceschini il documento conclusivo del Forum dell’arte contemporanea italiana, prodotto in oltre un mese di discussioni e completato, dopo la plenaria del 30 maggio, dai coordinatori dei sei tavoli tematici che ne hanno costituito l’ossatura e dal board del Forum.

Il documento sintetizza l’enorme quantità di idee e strategie nate dalla partecipazione di centinaia di operatori ed esperti: artisti, direttori di istituzioni, curatrici e curatori, critici d’arte, galleristi, giornalisti, collezionisti, ma anche legali, politici, amministratori, ricercatori e attivisti che hanno dato luogo a questa “chiamata alle arti”, come è stata denominata l’edizione speciale del Forum svoltasi interamente online.

Durante la pandemia di Covid-19 il settore dell’arte contemporanea è stato messo in crisi, anche per la mancanza di interventi da parte del governo e tale documento intende sollecitare il mondo politico a riconoscere l’importanza essenziale dell’arte contemporanea e dei suoi operatori. Si tratta di un riconoscimento che non ha avuto bisogno di particolari sollecitazioni nelle nazioni più mature, come mostrano i pronti e massicci interventi, voluti dai governanti di paesi come la Germania o gli Stati Uniti.

Il documento tenta di avere uno sguardo lungimirante: punta a risolvere le problematiche contingenti, ma invita a predisporre nuove regole e leggi che consentano di sopperire allo svantaggio strutturale del sistema dell’arte italiano rispetto a quello delle altre nazioni.

Il documento, scaricabile online su http://www.forumartecontemporanea.it/documenti , presenta tre tipologie di richieste al Governo:

1. Interventi di sostegno urgente sia nei confronti delle istituzioni che degli operatori delle arti visive, la cui attività è stata drammaticamente inficiata dalla crisi del Covid-19, superando le barriere burocratiche che rendono questi lavoratori – spesso temporanei, precari, freelance – poco circoscrivibili, così come la materia di cui si occupano. Con l’intenzione, che il Forum condivide con altri gruppi di interesse e associazioni, di lavorare nei prossimi mesi per definire i criteri di costituzione di un sistema professionale per i lavoratori delle arti visive e riconoscendo il sistema produttivo che l’arte contemporanea attiva, a cominciare dalle gallerie di ricerca.

2. Avviare un New Deal culturale con l’intervento anche dei privati, argomento sul quale il documento presenta molti suggerimenti, ed in primis la necessità dell’estensione dell’Art Bonus a tutte le tipologie di attività e di organizzazioni di arte contemporanea. L’Art Bonus, introdotto nel 2014 dal Ministro Franceschini, che consente una detassazione pari al 65% per le erogazioni finalizzate ai beni culturali storici, è stato di recente esteso anche all’ambito dello spettacolo.

3. Il Forum porta avanti anche una visione dell’arte come strumento di crescita sociale, legata a un’idea di welfare e di cura, vicina alle comunità, ai territori.  Per questo, per costruire un nuovo modello di Paese, richiede con forza che i rappresentanti del mondo dell’arte vengano chiamati a sedersi ai tavoli di discussione necessari per sviluppare le riforme strutturali, di cui il Paese ha bisogno per pensare a un prossimo rilancio, anche in vista dell’ottenimento del Recovery Fund europeo.

Non mancano altre proposte, tra cui balza in primo piano la riforma dell’Italian Council, ovvero quello strumento di sostegno e produzione dell’arte italiana di cui il Ministero si è dotato nel 2016, anche grazie allo stimolo del primo Forum per l’arte contemporanea italiana svoltosi a Prato l’anno precedente, e che ora ha avviato un percorso di revisione, sotto lo stimolo del tavolo di lavoro ad esso specificamente dedicato, teso a semplificare le procedure e ad allargare la tipologia di progetti che può esserne supportata.

Il Forum dell’arte contemporanea italiana è una organizzazione informale, nata a Prato nel 2015, dove in 40 tavoli sono stati discussi i principali temi, relativi al sistema dell’arte italiana, tra cui la creazione di un Art Council di supporto alla produzione degli artisti che dopo poco è diventato realtà per opera del Ministero della Cultura. Nel corso del tempo, attraverso consultazioni permanenti tra i propri membri e appuntamenti successivi svolti in diverse città italiane – Genova, Torino, Bologna – coinvolgendo complessivamente migliaia di addetti ai lavori, ha predisposto proposte per la quasi totalità delle problematiche che implicano il sistema delle arti visive: l’educazione, la produzione, la promozione, la fiscalità, ecc. Raccoglie oggi più di 4500 iscritti.

L’attuale board di coordinamento, costituito da Lorenzo Balbi, Diego Bergamaschi, Eva Frapiccini, Pietro Gaglianò, Ilaria Lupo, Maria Giovanna Mancini, Elena Magini, Stefano W. Pasquini, Silvia Simoncelli a causa della situazione urgente si è allargato chiamando a collaborare i membri dei board passati, tra cui hanno avuto un ruolo attivo per questa edizione Fabio Cavallucci, Anna Daneri e Cesare Pietroiusti.

Per informazioni: Stefano W. Pasquini: info@forumartecontemporanea.it, +39 3491206248

di Eleonora Marino