SPENDING REVIEW ?

Spending review” è l’abusato termine inglese che accentra l’attenzione di quanti si cimentano a dissertare sui programmi di contenimento della spesa. La traduzione in italiano di tale termine è “Revisione della spesa”, ma nel nostro caso manca la specifica di ”spesa pubblica” per indicare il processo di revisione dei capitoli di spesa del bilancio dello Stato, al fine di individuare possibili interventi di riduzione dei costi, mirati anche e soprattutto all’eliminazione di inefficienze e sprechi. Dunque, una operazione meritoria ed auspicabile da parte di chi si trova al timone del Governo, in una situazione di obiettiva difficoltà e nel bel mezzo di una “bufera” economica con il Paese a rischio di collasso…

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(SENZA TITOLO)

Si, senza titolo, perché non trovo le parole adatte per condensare il pensiero rivolto alle situazioni che stanno agitando le coscienze di tantissimi cittadini, lavoratori e pensionati del nostro Paese. E’ proprio vero: il peggio non è mai morto! Il Governo Monti continua a massacrare i pubblici dipendenti. Il disegno di legge di stabilità, approvato dal Consiglio dei Ministri contiene, infatti, ulteriori vergognose restrizioni nei confronti del pubblico impiego: oltre al taglio degli organici e dei buoni pasto, al blocco del turn over e dei rinnovi contrattuali già disposti a partire del 2011, al ridimensionamento dei fondi per gli incentivi della produttività, si prevede l’ulteriore blocco fino al 2015 (con la cancellazione persino della indennità di vacanza contrattuale fino a tutto il 2014) e il dimezzamento della retribuzione nei giorni di permesso per l’assistenza a parenti disabili che non siano coniugi o figli, come invece è attualmente previsto dalla legge n.104/1992…

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LA POVERA GENTE E I MANEGGIONI DELLA POLITICA

In Italia abbiamo oggi una situazione tragica. Da un lato la moltitudine dei diseredati che vivono di stenti per le scarse disponibilità economiche, falcidiate tra l’altro dalla imponente mole di aggravi fiscali, e dall’altra una classe di privilegiati che non pagano le tasse e godono di ricchezze ottenute spesso con la frode e il malaffare, come è dimostrato dai recenti scandali dei maneggioni della politica. Il tutto condito dall’azione limitata di un Governo tecnico, che non ha alcun rapporto elettorale e ha messo al primo punto del suo programma il pareggio di bilancio e la riduzione del debito pubblico, con il mezzo più semplice degli indiscriminati aumenti delle tasse.

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LA MINISTRA DEL LAVORO, LA GRAMMATIVA E LE RIFORME

In quest’inizio di autunno, é alla ribalta del mondo del lavoro il battibecco tra il Ministro dello Sviluppo economico e la Ministra del Lavoro, se vi sia contrapposizione tra la riforma Fornero sul rapporto di lavoro dipendente, da presumere a tempo indeterminato e quella Passera sull’avvio delle imprese innovative, che richiede un’organizzazione produttiva realizzabile solo attraverso la stipula di rapporti di lavoro a tempo determinato.
Si tratta del decollo delle start-up – come si usa oggi dire con il solito futile inglesismo ammazza lingua italiana – in favore delle quali si prevedono, fino a quattro anni dalla costituzione dell’azienda innovativa, l’esonero del contributo previdenziale aggiuntivo dell’1,4% introdotto dalla riforma del mercato del lavoro per tutti i rapporti non a tempo indeterminato e la facoltà di assumere a ripetizione da sei a trentasei mesi lavorativi a tempo determinato.
Non sono mancate le consuete sparate di fronte alla stampa e alla TV…..

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RIFORMIAMO LA RIFORMA FORNERO – Le conclusioni del Convegno della CISAL

Presentata a Roma la proposta della CISAL di modifica della vigente normativa previdenziale firmata dal Ministro Fornero. Ai lavori, svoltisi in una sala affollata da dirigenti sindacali della CISAL e in presenza di una delegazione della CONSAP, hanno partecipato l’on Giuliano Cazzola (PdL), l’on Pierpaolo Baretta (Pd), la dott.ssa Alessandra Tibaldi (IdV), l’on Nicola Formichella (PdL) e il sociologo Paolo de Nardis. L’illustrazione delle proposte è stata realizzata dal prof. Lucio Casalino. Gli interventi del segretario generale della CISAL Francesco Cavallaro e del segretario confederale Davide Velardi hanno evidenziato come l’inaccettabile politica dei tagli attuata dal Governo e il leit motiv per cui i provvedimenti di sistematica compressione dei diritti di lavoratori e pensionati sarebbero ‘giustificati’ dalla pesante congiuntura economica, sono divenuti intollerabili. Soprattutto perché ciò accade in assenza di una coraggiosa ed ormai inderogabile riforma del fisco volta a recuperare tutte le aree di evasione ed a restituire libertà ai cittadini – riforma sulla quale la CISAL ha da tempo avanzato le proprie proposte, sollecitando sia l’esecutivo sia tutte le forze politiche ad assumere iniziative concrete. Si avvia quindi da parte della CISAL una campagna di sensibilizzazione dei cittadini e di raccolta firme a livello nazionale a sostegno delle proposte di modifica della vigente normativa sul sistema pensionistico.

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