Cassa integrazione e licenziamenti: possibilità di proroga di ulteriori 18 settimane per alcune aziende. Licenziamenti bloccati fino a novembre

“Ancora nessuna norma è pronta. Stiamo studiando la situazione, ci stiamo confrontando con il Mef. Ma l’intenzione del Ministero del lavoro è di inserire nel nuovo decreto che il Governo sta predisponendo la proroga della cassa integrazione di 18 settimane (nove settimane più nove) a partire dal 15 luglio ed in alternativa di dare la possibilità alle aziende di poter reinserire i lavoratori, con uno sgravio occupazionale in modo da poter arrivare fino alla fine dell’anno. Ci sarà anche il blocco dei licenziamenti con piccole modifiche.”, ha dichiarato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, durante il tavolo di confronto sugli ammortizzatori con Cgil, Cisl Uil e la commissione tecnica, spiegando come in alternativa alla cassa integrazione si stia “studiando una decontribuzione per chi assume a tempo indeterminato”. A questo si aggiungerebbe “la proroga della Naspi e il potenziamento del Fondo nuove competenze, che potrebbe essere utilizzato anche per i lavoratori in transizione occupazionale”.

Pare, infatti, che queste novità sulla cassa integrazione potrebbero subire delle modifiche fino alla definizione del decreto che dovrebbe contenerle, e che tali misure arriveranno fino a fine anno solo per le aziende, che potranno dimostrare una riduzione del 20% del fatturato e solo se ovviamente avranno terminato le prime 18 settimane.

Non è tutto qui. La grande novità riguarda quelle aziende che rinunceranno alle ulteriori settimane di cassa integrazione, le quali otterranno incentivi sotto forma di sgravi contributivi al 100%. Chiaramente in questo casa l’azienda dovrà richiamare al lavoro i propri dipendenti.

Ma se da una parte c’è la possibilità di prolungamento della cassa integrazione, dall’altra dovrebbe ulteriormente estendersi fino a novembre la sospensione dei licenziamenti, secondo il nuovo decreto di agosto finanziato con l’ennesima manovra.

L’intenzione del governo sarebbe quella di prevedere un blocco dei licenziamenti oltre la scadenza della norma del dl Rilancio, prevista per il 17 agosto per quelle aziende in difficoltà che decideranno di optare per la proroga, a parità di requisiti, della cassa integrazione.

La norma non dovrebbe essere valida per le aziende, che otterranno gli incentivi ossia la decontribuzione. Sicuramente la sospensione dei licenziamenti non sarà prevista per le imprese che sono fallite, che hanno deciso di chiudere e quelle per le quali sono stati fatti accordi individuali con il lavoratore con mediazione dei sindacati.

Infine, per dare un quadro completo della situazione legata alla cassa integrazione, è opportuno riportare quanto dichiarato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che ha fornito alcuni dati economici sulla cassa integrazione. Il ministro ha riferito che la cassa integrazione è costata 16,5 miliardi di euro per poco più di 2 miliardi di ore autorizzate e che hanno tuttavia permesso di scongiurare un milione e mezzo di licenziamenti.

di Massimiliano Gonzi