CAMPO BASE FESTIVAL

Scienza, filosofia, sport, musica, arte, cucina, natura, esplorazione. Tutto questo ha voluto essere la Seconda edizione di CAMPO BASE FESTIVAL, dal 2 al 4 settembre, in Oira Crevoladossola (VCO). Dopo il grande successo della prima edizione, è tornato in Val D’Ossola “Campo Base”, il festival dedicato alla cultura della montagna, agli sport e alle attività outdoor e alla relazione fra essere umano e ambiente con incontri con i grandi nomi della scienza e della filosofia, con esploratori e arrampicatori ma anche con artisti e chef. Installazioni e performance musicali, proposte cinematografiche e laboratoriali, escursioni e degustazioni alla scoperta di un modo diverso di concepire la cucina e il rapporto con il cibo. Un festival unico che ha accolto, nello scorcio di fine estate e in un campeggio immerso nella natura, una vera e propria comunità temporanea pronta a condividere esperienze e riflessioni, visioni e progetti.

250 speaker sospesi hanno riprodotto il suono delle api mentre un concerto notturno rendeva i partecipanti immersi nella natura per ascoltare il transito delle stelle. Avventurose escursioni e racconti di storie di esplorazione, lotta e sopravvivenza attorno al fuoco. Dj set sciamanici e vortici di jodel e ipnotici canti di montagna.

Curato da Nicola Giuliani e Chantal Ferrari e con la curatela scientifica di Alessandro Gogna, prodotto dalla Fondazione Tones on the Stones, Campo Base Festival si è riconfermato uno degli eventi di punta di Tones Teatro Natura, uno spazio progettuale e performativo realizzato in un’ex cava di granito in Val D’Ossola ma soprattutto un ecosistema dedicato alla ricerca artistica, all’innovazione, alla conoscenza e al benessere situato in un territorio montano di rara bellezza, tra boschi, vigneti terrazzati e antichi borghi in pietra. Questo vero e proprio “teatro di pietra” circondato da meraviglie naturalistiche ha ospitato buona parte della programmazione di Campo Base Festival, così come il campeggio è stato soltanto il naturale punto di partenza per esplorare il territorio della Val d’Ossola.

(Felix Blume – Swarm/Essaim ) Foto per gentile concessione di Ufficio Stampa nazionale Tones Teatro Natura – GDG press

Il filosofo green Emanuele Coccia, l’etnobotanico Alessandro Ditizio, il designer Robert Fliri, l’alpinista Tamara Lunger, il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, una delle alpiniste più forti al mondo Nives Meroi, l’esploratore Franco Michieli, gli arrampicatori Federica Mingolla e Luca Schiera, la performer Magdalena Mitterhofer, l’artista Matteo Nasini, il ricercatore Giorgio Vacchiano, lo chef Matteo Sormani. Inoltre, i musicisti Nicola Ratti, Enrico Malatesta e Attila Faravelli con il progetto Superpaesaggio, il sound artist Félix Blume, il duo Amaro & Rovina e il produttore, musicista e sound designer torinese Davide Tomat che ha dialogato con un Coro Alpino, oltre alle realtà ambientaliste di The Outdoor Manifesto e Ci Sarà Un Bel Clima e all’Associazione Pachamama.

Sono questi i nomi al centro del programma di Campo Base Festival 2022 che, come lo scorso anno, si è articolato in tre sezioni: «Abbiamo mantenuto fede alla struttura originaria del festival, con le tre anime principali della prima edizione di Campo Base. Verde brillante si conferma dunque contenitore per laboratori ed escursioni realizzati con la collaborazione di esperti, atleti e specialisti; Montagne divertenti accoglie le attività pensate per i più piccoli, dove il gioco è motore di sviluppo, consapevolezza e crescita; Attorno al fuoco approfondisce le mille sfaccettature della cultura di montagna insieme a scrittori, filosofi, ecologisti e alpinisti » hanno dichiarato i curatori.  Grande novità di questa seconda edizione è stato Fermento Cibo di Montagna, un progetto immaginato con Matteo Sormani, chef del ristorante Walser Schtuba di Riale, insieme allo chef Giandomenico Iorio e il corpo docente dell’Istituto Alberghiero di Domodossola. Un nuovo tassello di Campo Base Festival che ha coinvolto studenti e produttori locali in un percorso di reciproca conoscenza e apprendimento che si è concluso con la creazione di un menù ad hoc ispirato al concetto di rifugio: lì dove le risorse sono scarse e la natura dei luoghi obbliga a fare scelte, possono svilupparsi idee per un ritorno ad una unione con gli altri esseri viventi, animali, piante e funghi.

A completare il quadro, il “palco nomade” Little Fun Palace ideato da OHT – Office for a Human Theatre, una roulotte, alternativa al palco principale di Tones Teatro Natura, attorno al quale si sono svolti una serie di appuntamenti per dare spazio alle idee, alle parole, alle reazioni delle persone che hanno bisogno di un luogo e di un tempo per emergere. Proprio il “palco nomade” di OHT, luogo catalizzatore di incontri e anche libreria temporanea durante i giorni del Festival, ha accolto il primo evento di Campo Base il 2 settembre: un aperitivo-tavola rotonda di benvenuto sui temi della vita all’aria aperta e dell’ecologia . Come in una sorta di rituale propiziatorio che ha aperto la cerimonia, si è esibita in una suggestiva performance di Jodel Magdalena Mitterhofer, artista trentina ma di base a Berlino e attiva al livello internazionale, che nei giorni del festival ha tenuto anche un workshop su questo ipnotico canto rurale. Interessante il dialogo fra Luca Mercalli – climatologo e divulgatore scientifico noto al grande pubblico per la sua partecipazione al programma Che tempo che fa di Fabio Fazio – e Emanuele Coccia, professore presso l’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, fra gli intellettuali più eclettici, originali e stimati della sua generazione, apprezzatissimo per l’approccio ironico e il linguaggio pop che segnano le sue numerose pubblicazioni. Il “meteorologo con il papillon” e “il filosofo green” hanno discusso dei rischi climatici nell’immediato futuro, delle fondamenta di un rinnovato modello di sviluppo sostenibile e del rapporto fra innovazione tecnologica e salvaguardia dell’ambiente naturale. Sempre per la sezione “Attorno al fuoco”, da segnalare l’incontro con l’“alpinista sognatrice” dall’ottimismo contagioso Tamara Lunger che ha condiviso con il pubblico le proprie esperienze ma anche le sue personali “montagne interiori”, attivando così un momento di riflessione sulle difficoltà fisiche e piscologiche e sui valori ideali degli sport di montagna.

La parte musicale del festival è stata curata dal club itinerante Buka mentre le attività sportive outdoor sono state svolte grazie alla collaborazione con il Parco Nazionale della Val Grande, la sezione CAI-SEO di Domodossola, la neonata Ossola Outdoor School, il Circolo Legambiente “Gli Amici del Lago”, la FASI – Federazione Italiana Arrampicata Sportiva e B Side Climbing School.

di Eleonora Marino