Si vorrebbe parlare di qualcos’altro, ma la quotidiana dose di allarmismo mediatico, a giustificazione di provvedimenti passati, presenti e futuri, gravemente restrittivi della nostra libertà, non lascia scampo e ci conduce necessariamente dentro quella sola questione, che assorbe tutte le nostre energie da due anni a questa parte, con assiduità sconvolgente. Quel solo problema che grava sulla nostra esistenza; quella sola malattia di cui sembra occuparsi il Sistema sanitario nazionale; quell’unica causa dei ricoveri; quel virus che fiacca il nostro spirito, ancor prima di infettare il nostro corpo: il famigerato Covid-19, di origine cinese che nessuno chiama cinese, per rispetto a Xi, la cui lettera nell’alfabeto greco pare sia stata dimenticata perfino dall’Oms per virare sulla più rassicurante Omicron, c.d. variante.
Quindi, riparliamo un attimo di questo maledetto virus; la campagna vaccinale in Italia è stata un successo, da marzo 2021 ha raggiunto a Natale oltre l’85% della popolazione dai 12 anni in su, oltre 46 milioni di persone.
C’è, infatti, la ricerca ResPOnE Covid-19 dell’Università degli Studi di Milano evidenzia come, in effetti, la campagna sia stata efficace nel raggiungere praticamente tutti i cittadini che erano e sono disponibili ad essere vaccinati e raggiungere le fila degli immunizzati. Rimane, invece, una minoranza di scettici, che comunque sempre da marzo 2021 è andata leggermente a calare e poi ci sono i fortemente contrari, quelli certi di non vaccinarsi, che rappresentano una percentuale costante fino ad oggi.
E a tale riguardo, il 5 gennaio scorso, il Consiglio dei ministri, ha approvato un nuovo decreto-legge che introduce misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole.
Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo.
Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.
Green Pass Base
È esteso l’obbligo di Green Pass cosiddetto ordinario a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.
Smart working
Il Consiglio dei ministri è stato informato dal Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.
Scuola dell’infanzia
Già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.
Scuola primaria (Scuola elementare)
Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività, test che sarà ripetuto dopo cinque giorni.
In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.
Scuola secondaria di I e II grado (Scuola media, liceo, istituti tecnici etc etc)
Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2.
Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.
Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.
Come dicevamo, alla fine hanno trovato la quadra: obbligo vaccinale a far data dal 15 febbraio prossimo per gli over 50 fino al 15 giugno, dipendenti senza Green pass sospesi e senza stipendio, lasciapassare “base” per recarsi in banca, agli uffici postali e nei negozi. Osservando la bozza del decreto, è emerso che l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da Covid “si applica ai cittadini italiani e di altri Stati membri dell’Unione europea residenti nel territorio dello Stato che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età”.
Chiaramente, “l’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute. In tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita”. Potranno non vaccinarsi i guariti dal Covid, “l’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”.
I controlli spetteranno ai datori di lavoro. Chi non è in possesso del Super Green pass sarà assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, “con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari”, ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque “altro compenso o emolumento comunque denominato”.
di Sossio Moccia