“Unite4Heritage”: i caschi blu della cultura

Nell’ambito dell’iniziativa “Unite4Heritage”, voluta dal Direttore Generale dell’Unesco, Irina Bokova, il Governo italiano si è fatto promotore dell’istituzione dei “Caschi blu della Cultura”, che intende rispondere ai numerosi appelli per la salvaguardia del patrimonio culturale in aree di crisi internazionali. Si tratta di una Task Force costituita da esperti del Ministero per i beni e le attività culturali e da militari altamente qualificati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, concepita per intervenire in aree colpite da emergenze, quali calamità o crisi prodotte dall’uomo. I compiti attribuiti alla task force sono anzitutto la salvaguardia dei siti archeologici, i luoghi della cultura ed i beni culturali, il contrasto al traffico internazionale di beni culturali illecitamente sottratti ed infine il supporto all’Autorità di Paesi esteri richiedenti nella predisposizione di misure, atte a limitare i rischi che situazioni di crisi o emergenziali potrebbero arrecare al patrimonio culturale di quella Nazione.

Con la firma del Memorandum of Understanding, avvenuta a Roma il 16 febbraio 2016, l’Italia è stato il primo e l’unico paese al mondo ad istituire e mettere a disposizione dell’UNESCO i “Caschi blu della Cultura”, nella più ampia cornice del mantenimento della pace e della sicurezza. La tutela del patrimonio culturale in contesti di crisi non è una novità recente, ma solo negli ultimi anni si è data realizzazione all’idea di peacebuilding culturale. La distruzione del patrimonio culturale diviene spesso un’arma nei conflitti e una vittima al pari di civili e beni economici. Ricordiamo ad esempio le distruzioni indiscriminate messe in atto dall’Isis nelle aree occupate della Siria e dell’Iraq, che ha reso sempre più pressante la necessità di istituzionalizzare le azioni di protezione e contrasto verso tale forma di barbarie. La Convenzione dell’Aja per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato, adottata nel 1954, considera la distruzione dei siti culturali come crimine di guerra.

In attesa che venga definito un Accordo attuativo che ne consenta l’impiego all’estero sotto l’egida dell’UNESCO, il personale della Task Force italiana “Unite4-Heritage” ha già operato nelle aree dell’Italia centrale e di Ischia colpite da eventi sismici, contribuendo efficacemente al recupero e alla messa in sicurezza di oltre 29.500 beni culturali a rischio di distruzione, dispersione e furto.

Iraq e Messico sono i Paesi in cui più intenso è stato l’impiego dei Caschi blu della cultura. Dall’inizio del 2018 in Iraq vi è stata una presenza costante di Carabinieri del comando Tutela Patrimonio Culturale, impegnati nella missione Inherent Resolve/Prima Parthica, che ha svolto corsi di formazione in materia di protezione dei beni culturali per personale iracheno. In Messico Carabinieri ed esperti della “Unite-4Heritage” hanno aiutato le autorità locali nella predisposizione di misure di emergenza in occasione di disastri naturali.

Il 2019 ha visto l’impiego di una Task Force di Carabinieri del TPC a Venezia, a seguito di un importante episodio di alta marea. L’unità, a supporto del locale nucleo TPC, ha contribuito alla messa in sicurezza di 11 metri lineari di scaffalatura, contenente volumi antichi, presenti nelle Biblioteche dei Palazzi Giustinian e Querini.

Nel 2020 si sono svolte due importanti missioni ricognitive all’estero: in gennaio in Albania, a seguito degli eventi sismici avvenuti nei mesi precedenti, in ottobre in Libano, dove un incendio nel porto di Beirut ha danneggiato edifici storici del centro e 130 opere d’arte del Museo di arte moderna e contemporanea Sursock.

Sempre nel dicembre 2020, i militari specializzati “U4H” del Nucleo TPC di Cagliari hanno messo in salvo i registri più antichi dello stato civile del Comune di Bitti (NU), colpito da violenti nubifragi.   

 La Task Force italiana “Unite-4Heritage” rappresenta un’importante tappa del cammino intrapreso dall’Italia in questa missione sovranazionale di tutela della civiltà. Il nostro Paese si pone quindi come leader e come modello di eccellenza in questo ambito di azioni condotte a difesa del patrimonio culturale e di contrasto nei confronti di organizzazioni criminali e terroristiche, che tuttora agiscono nelle aree di crisi.

di Rosaria Russo