Ucciderò il gatto di Schrödinger

Gabriella Greison ha debuttato in streaming a teatro sabato 24 aprile con Ucciderò il gatto di Schrödinger, il nuovo, sorprendente spettacolo diretto da Marco Caronna, prodotto da Imarts e tratto dal suo ultimo romanzo edito da Mondadori e già alla terza ristampa. Gabriella Greison, genovese di origini scozzesi, attualmente vive in Italia, tra Milano e Genova. È fisica, scrittrice, giornalista professionista, performer teatrale. Ha conseguito la laurea in fisica nucleare a Milano e ottenuto l’abilitazione all’insegnamento della fisica e della matematica, lavorando anche per due anni all’Ecole Polytechnique di Parigi (referente dott. Francois Amiranoff).  È stata poi insegnante per diversi anni nei licei milanesi e successivamente romani.

In diretta streaming dal Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme “Il volto rivoluzionario della scienza in Italia” e “la rockstar della fisica”, com’è stata definita dalla critica, ha portato in scena il nuovo lavoro con l’obiettivo di rendere ancora una volta la scienza dell’infinitamente piccolo, la fisica quantistica, accessibile alle persone comuni.

Dopo la Prima Rivoluzione Quantistica che ha portato nelle nostre mani oggetti di uso comune come i telefoni cellulari, i lettori cd, i chip al silicio e all’alba di quella che gli scienziati chiamano la Seconda Rivoluzione Quantistica, nel momento in cui le nostre vite stanno per cambiare grazie ai nuovi impulsi tecnologici che presto saranno alla portata di tutti, la storyteller e “donna della fisica divulgativa italiana” ha sentito l’esigenza di dare una nuova narrativa alla fisica quantistica rendendola semplice, umana e “abitabile”, un posto in cui tutti possono entrare.

Sul palco Greison ha interpretato Alice, 28enne in piena crisi esistenziale e in perenne contrasto con se stessa. 28 anni è l’età in cui solitamente si fanno delle scelte che rivoluzionano la vita, ma Alice è terrorizzata dal prendere decisioni. Fortunatamente ad aiutarla arriverà Erwin Schrödinger, il fisico austriaco premio Nobel per la Fisica nel 1933, che ha rivoluzionato il nostro modo di vivere e il nostro futuro. Greison ha fatto le sue ricerche a San Francisco e a Vienna, dove Schroedinger è nato, ha vissuto, e dove è conservato il suo archivio. Poi ha scritto questa storia che ha nel celebre paradosso del gatto di Schrödinger una mirabile metafora di vita.

Il gatto più famoso della scienza è entrato nel frasario comune, chiunque crede di conoscerlo, è presente in 15 film usciti nell’ultimo decennio, 7 serie tv di successo, centinaia di web comics, strisce satiriche, spopola su YouTube, è l’argomento di fisica più rappresentato fuori dagli ambienti scientifici.

Ma nessuno sa esattamente cosa rappresenti per il suo creatore, e nessuno conosce le grandi scoperte che hanno portato Erwin Schrödinger nell’olimpo della scienza.

La sua amicizia con Albert Einstein, i computer quantistici, l’intelligenza artificiale, i mondi paralleli, l’entanglement quantistico, gli esperimenti mentali, la sincronicità: tutto questo è Erwin Schrödinger.

Una storia di vita, di rinascita e di elevazione, tutto questo e molto altro è “Ucciderò il gatto di Schroedinger”, una storia che non è mai stata raccontata e che lascia tutti senza fiato.

 di Eleonora Marino