Tour di Daniela Pes con il suo album di esordio dal titolo “Spira”

Cover Spira_ph.Piera Masala (per gentile concessione Ufficio stampa GDG press)

Prosegue il tour di “Spira”, l’album d’esordio di Daniela Pes, musicista e cantautrice sarda nata nel cuore della Gallura nel 1992, Premio Tenco come Miglior opera prima e un successo di critica e pubblico che l’ha portata in giro per l’Italia collezionando “tutto esaurito” con oltre quaranta date tra club e festival. Tra le dieci nuove tappe che si aggiungono al tour, due quelle europee: l’Eurosonic di Groningen (Paesi Bassi) e il Ment di Ljubljana (Slovenia).

Questi i prossimi live annunciati: 12 dicembre Qube/Marte Live (Roma), 18 dicembre Cripta del Duomo (Avellino), 20 dicembre Auditorium Novecento (Napoli), 21 dicembre Officina degli Esordi/Muse (Bari), 22 dicembre Mercato Nuovo/Muse (Taranto),  6 gennaio Teatro Ricciardi (Capua), 12 gennaio CAOS/Degustazioni Musicali (Terni), 13 gennaio Teatro Sperimentale (Pesaro), 17 gennaio Eurosonic (Groningen, Paesi Bassi), 26 gennaio Fabrik (Cagliari), 27 gennaio Teatro Civico (Alghero), 23 febbraio Ment (Ljubljana, Slovenia).

La critica musicale ha scritto di Daniela Pes: «Il miglior debutto italiano del 2023 […] una voce personale che sa intrappolare sussurri» (Internazionale), «Un disco unico nel panorama italico» (Alias, Il Manifesto), «Qualcosa di diverso, un disco bello e misterioso» (Rolling Stone), «Daniela Pes è una musica a cui abbandonarsi» (Corriere della Sera), «Un disco multiforme, zeppo di ricongiungimenti tra mondi primitivi e l’era contemporanea» (Ondarock).

Già vincitrice nel 2017 del prestigioso premio Andrea Parodi, dei premi Nuovoimaie (2017 e 2018) e SIAE miglior musica nell’ambito di Musicultura, Daniela Pes è tra le personalità più interessanti della scena attuale. Sette tracce compongono un album tra elegante e oscura elettronica dai beat a tratti galoppanti e ambient dal respiro cosmico avvolti dal canto di un’artista dal talento multiforme, votata alla destrutturazione della forma canzone e alla decostruzione della lingua per creare un mondo sonoro esoterico in cui l’arcaico, il contemporaneo e il futuribile si avviluppano l’un l’altro come nella danza gravitazionale di due galassie in procinto di fondersi.

Con una formazione jazzistica alle spalle che le consente una assoluta libertà compositiva, Daniela Pes utilizza la voce come strumento cantando in una lingua fatta di antiche parole galluresi, frammenti di termini italiani, vocaboli totalmente inventati: molecole organiche di una lingua inedita in cui i versi sono svincolati dalla metrica e le parole non sono veicolo di un concetto, bensì puro suono, come grani di un rosario fonetico articolato, inaccessibile dal punto vista razionale ma inebriante dal punto di vista emotivo.

Lunare e misterica, Daniela Pes accede dunque alla dimensione primordiale del linguaggio per definire un nuovo archetipo di comunicazione. Enigmatica come un oracolo greco, trasporta chi la ascolta nei meandri di un’iniziazione, dominati dalla fascinazione per gli aspetti magici della musica. Composte alla chitarra, al pianoforte e con il software Ableton nell’arco di tre anni – un periodo di tempo in cui si è sviluppato un profondo e costante confronto con IOSONOUNCANE – le sette tracce di Spira si sviluppano come flussi sonori più che come brani e sembrano disegnare la musica di un rituale sciamanico.

Prodotto da IOSONOUNCANE, Spira è uscito il 14 aprile per Tanca Records su vinile e su tutte le piattaforme digitali. Il tour è prodotto da Panico Concerti.

di Eleonora Marino