Tina Modotti. Donne, Messico e libertà

Dal 01.05 al 07.11.2021al MUCEC (Museo delle Culture) in Milano sarà visitabile la mostra: Tina Modotti. Donne, Messico e libertà. Assunta Adelaide Luigia Saltarini Modotti, nota come Tina Modotti, fotografa, attivista e attrice italiana, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della fotografia contemporanea. I suoi celebri scatti, che compongono le collezioni dei più importanti musei del mondo, sono il simbolo di una donna emancipata e moderna, la cui arte fotografica è indissolubilmente legata al suo impegno sociale.

Tina, poverissima, fu costretta ad emigrare, e non poté seguire la carriera di attrice e sfruttare la sua rara bellezza per il facile ottenimento di agi economici. La sua scelta di libertà, però, la portò invece verso lo studio e l’approfondimento delle sue innate doti artistiche. L’idea di libertà che aveva Tina Modotti (Udine, 17 agosto 1896 – Città del Messico, 5 gennaio 1942) si espresse attraverso la fotografia e l’impegno civile soprattutto in Messico, terra che l’aveva accolta e di cui divenne un’icona. La sua arte oltrepassò ben presto i confini delle Americhe, per essere riconosciuta sulla scena artistica mondiale.

Durante la sua breve vita, insieme al compagno Vittorio Vidali, si impegnò in prima linea per un’umanità più libera e giusta, per portare soccorso alle vittime civili di conflitti come la Guerra di Spagna.

Non potrà mai tornare nella sua amata terra natale a causa delle sue attività antifasciste e a causa della morte prematura avvenuta ad appena 46 anni, alla quale resero omaggio artisti come Picasso, Rafael Alberti e Pablo Neruda che le dedicò una celebre poesia. Opere della produzione fotografica della Modotti sono conservate nei più importanti istituti e musei del mondo, fra i quali l’International Museum of Photography and Film at George Eastman House di Rochester (New York), il più antico museo del mondo dedicato alla fotografia e la Biblioteca del Congresso (Library of Congress), la biblioteca nazionale degli Stati Uniti a Washington.

Nell’ambito del palinsesto 2020 del Comune di Milano “I talenti delle donne”, la mostra offre un centinaio di fotografie, stampe originali ai sali d’argento degli anni Settanta, lettere, documenti e video che avvicineranno il pubblico a questo spirito libero che attraversò miseria e fama, arte e passione politica, arresti e persecuzioni, ma che suscitò ammirazione per il maturo e fermo rispetto di sé stessa, del suo pensiero e della sua libertà.

di Eleonora Marino