Studio della Fondazione Friedrich Ebert sul populismo e la Destra italiana

La Fondazione tedesca Friedrich Ebert (Friedrich Ebert Stiftung) fu fondata nel 1925 come eredità politica del primo presidente tedesco eletto democraticamente, ovvero Friedrich Ebert, che da artigiano socialdemocratico giunse a detenere il più alto incarico politico nel proprio paese.

La Fondazione ha l’obiettivo di promuovere l’educazione politica e sociale degli individui in tutti i periodi della vita, nello spirito della democrazia e del pluralismo, facilitando l’accesso all’istruzione universitaria e alla ricerca per giovani di talento attraverso borse di studio e contribuendo alla comprensione e alla cooperazione internazionale.

Foto di Carlo Marino

La Friedrich-Ebert-Stiftung, messa al bando dai Nazisti nel 1933, e istituita nuovamente nel 1947, continua oggi a perseguire i propri obiettivi in tutte le sue attività.

È appena stato pubblicato, in italiano e tedesco, l’interessante rapporto dal titolo “Populismi e la Destra italiana” a cura di Andrea De Petris, Antonella Seddone accessibile al seguente sito in italiano: https://4r0he.r.a.d.sendibm1.com/mk/cl/f/z0QyfkB3K-YQzv7-PtAh8RE4MyBUaNhTJD7FhjiLHEnbVDvIOXfwzSBSFGwaZrecS2PEbhPfgYLAhWBxLfEIYYFLFzdS7R_rRHx7qUIpN3L8Em0P5vYWNGkzvw5tDaXt3pyj4lHcgSbGVBw3wvEJSMDxdhsFHJgWSU-EVTpXhPhS1mumfguzHlhfuPnwAlb1UO5kPTPsKnSNMA

In nessun altro paese dell’Europa occidentale il populismo di destra si presenta attualmente con la forza che ha in Italia. I tre partiti che formano il centro-destra – la Lega di Matteo Salvini, i post-fascisti di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e Forza Italia di Silvio Berlusconi – hanno il 48-50% in tutti i sondaggi d’opinione, che fanno prevedere la non remota possibilità di conquista del governo nelle prossime elezioni.

Va detto che, pur rientrando tutte nell’area politica del Centro-Destra, le tre formazioni presentano posizioni ideologiche alquanto diverse. Per esempio, secondo l’art. 1 del suo Statuto, FI è “una associazione di cittadini che si riconoscono negli ideali propri delle tradizioni democratiche liberali, cattolico liberali, laiche e riformiste europee”.

Lo studio della Fondazione mette in risalto la natura composita del ventaglio dei partiti di destra in Italia, il perché del loro successo e quali sono le loro somiglianze e differenze. Interessante, inoltre, l’analisi del loro comportamento nel corso della crisi del Covid-19. Nel caso di specie, è stata la Lega a trovarsi in maggiore difficoltà a cavalcare le critiche alla gestione della crisi da parte del Governo, per la ragione che le Regioni maggiormente colpite dal virus (Lombardia e Veneto, soprattutto) sono amministrate da una giunta a maggioranza leghista.

Poiché le competenze in materia sanitaria in Italia sono affidate soprattutto alle Regioni, sarebbe stato difficile per il partito di Salvini attribuire tutte le responsabilità per la gestione dell’epidemia a Roma, quando la Regione che ancora riporta il maggior numero di contagi e decessi legati al Coronavirus è la Lombardia, guidata dal 2018 dal leghista Attilio Fontana, e prima di lui dal compagno di partito Roberto Maroni.

di Carlo Marino