Sono quel bambino di Dario Margeli

Dario Margeli è una figura familiare nel mondo del rock italiano: in particolare, nei forum dell’indie rock italiano si parlava di Dario Margeli già nel 2011 per la sua canzone “Niente importa tanto”.

Il suo brano “Buongiorno fino a quando servo” http://bit.ly/financiald sui lavoratori precari, è diventato un successo virale grazie a numerosi articoli apparsi su altrettanti quotidiani online nazionali.

Nella stampa musicale si parlava dei testi di protesta delle sue canzoni con una certa aria di sussiego . Con gli anni la scena musicale italiana è cambiata. Ora gli artisti indie rock cantano d’amore e delle ragazze che amano allo stesso modo dei cantanti solisti pop che hanno sostituito. Dario si è rifiutato di cantare d’amore romantico e ha invece cambiato la sua musica per servire allo scopo di diventare una persona migliore. Secondo Margeli, il puro sé è ancora lì quando cresciamo. È solo coperto dalle nostre brutte esperienze e la canzone vuole costituire un aiuto per l’ascoltatore per fargli raggiungere la luce della coscienza.

La musica della canzone “Sono quel bambino” è nello stile della musica conosciuta come Synthwave, simile a canzoni popolari come “Nightcall” di Kavinsky e alla musica per videogiochi ascoltata in giochi come “Grand Theft Auto”.  Si tratta di musica ballabile, veloce piena di vibrazioni allegre. I molti strati di sintetizzatori sono suonati dal musicista Francisco Villafuerte che ha creato un’atmosfera futurista anche attraverso l’uso del sintetizzatore melodico per l’arrangiamento. Dario Margeli, che ha scritto la musica e i testi, di solito fa registrazioni orientate alla chitarra. Per tale motivo la melodia che ha creato anche per questa canzone riesce a mantenerla connessa con la sensibilità dell’indie rock. Va ricordato che Franco Battiato usava anche i sintetizzatori pur riuscendo comunque a fare appello agli appassionati del rock.

Tratto dal testo della canzone:

“Sono quel bambino che non aveva paura di niente

che giocava per ore sul tetto senza pensare al domani

Sono quel bambino, senza nessuna preoccupazione

che si arrampicava sugli alberi, a vedere il panorama, senza pensare al domani

Sono quel bambino, che resta lo stesso

mentre gli eventi vanno e vengono

Testo e musica della canzone sono di Dario Margeli.

I testi di Margeli, col passar del tempo, hanno iniziato a parlare di insegnamenti spirituali e di auto-aiuto. Anche la musica è diventata meno aggressiva. Dario combina il suo lavoro d’ufficio diurno con la sua attività musicale di notte o nei fine settimana e, dato che ha meno opportunità di scrivere e registrare canzoni, vuole che la sua canzone sia come un mantra positivo. È consapevole di ciò che è popolare tra il pubblico indie di oggi, ma è sempre connesso alla musica che ha sentito quando era un bambino. Musica che suonava su vinile e che conserva ancora. Funk come The Gap Band, disco come Giorgio Moroder, ambient guitar rock come Echo and the Bunnymen e leggendari cantautori italiani degli anni ’70 come Antonello Venditti.

Ascolto Spotify:

https://open.spotify.com/track/557jBqyETf7SSrRVZo4DbN

C’è il video della canzone su YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=qUC5-IMkqdM

di Eleonora Marino