“Sfida al labirinto. Calvino, le città, i ritratti di Tullio Pericoli” alle Terme di Caracalla in Roma

Per il centenario della nascita di Italo Calvino, alle Terme di Caracalla è visitabile fino al 14 aprile, la mostra “Sfida al labirinto. Calvino, le città, i ritratti di Tullio Pericoli”, promossa dalla Soprintendenza Speciale di Roma e organizzata da Electa con l’Archivio Tullio Pericoli.

Tre le sezioni: la prima composta da documenti fotografici e scatti d’autore che ricostruiscono una mappa delle “città visibili” di Calvino; la seconda con tutti i lavori dedicati allo scrittore da Pericoli; la terza introduce al rapporto tra Calvino, la letteratura classica e l’antichità romana.

L’esposizione, a cura di Nunzio Giustozzi e Giulio Carlo Pantalei, rappresenta un percorso letterario e visivo che si inserisce nel programma ufficiale delle celebrazioni per il centenario della nascita di Italo Calvino.

«Italo Calvino ha saputo esplorare tutta la dimensione letteraria attraverso lo spazio e il tempo – secondo Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – dai primi romanzi segnati da un appassionato impegno civile, alla dimensione fantastica, romanzesca, saggistica e filosofica. Sono i suoi scritti che appaiono come un Labirinto e con questa mostra trovano alle Terme di Caracalla una rappresentazione che non dimentica quella leggerezza che lo scrittore raccomandava nelle sue ultime e indimenticabili Lezioni Americane».

Inoltre, per la prima volta il pubblico avrà la possibilità di  ascoltare un brillante e ironico gioiello sulla modernità, anche legata alle relazioni sentimentali, che aveva investito l’Italia del boom e dell’incipiente Dolce vita alla fine degli anni ‘50: Turin la nuit o Rome by night, l’ultima canzone − mai incisa al tempo − scritta da Calvino per Cantacronache su musica di Piero Santi, la cui partitura era andata perduta per decenni e che, grazie al compositore Giannantonio Mutto e alla cantante Grazia De Marchi, assieme alle ricerche curatoriali, rivivrà finalmente “on air” nell’area della mostra.

di Eleonora Marino