Recovery Plan: la Commissione Europea comunica: «Almeno il 20% dei fondi destinati per la transizione digitale»

La Commissione europea ha proposto durante lo scorso mese di settembre, che almeno il 20% degli investimenti provenienti dal Fondo per la Ripresa (Recovery Fund) siano utilizzati per finanziare la transizione digitale. La proposta è contenuta nelle linee-guida, pubblicate dall’esecutivo comunitario e di cui i governi dovranno tenere conto nel preparare i piani nazionali, volti ad ottenere l’esborso del denaro.

«Gli Stati membri – spiega in un comunicato la presidentessa della Commissione europea Ursula von der Leyen – necessitano di orientamenti chiari per garantire che i 672,5 miliardi di euro siano investiti sia per l’immediata ripresa economica dell’Europa, ma anche per una crescita sostenibile ed inclusiva a lungo termine. Oggi presentiamo questa guida e siamo pronti a sostenere gli Stati membri nello sviluppo delle loro strategie nazionali».

Si legge nella documentazione della Commissione europea: la quota riservata al digitale deve servire ad «investire nella diffusione della connettività 5G e Gigabit, sviluppare competenze digitali attraverso le riforme dei sistemi educativi ed aumentare la disponibilità e l’efficienza dei servizi pubblici utilizzando nuovi strumenti digitali». Perciò la quota del 20% dedicata alla transizione digitale va ad aggiungersi al 37%, riservato alla transizione climatica (tenuto conto anche del bilancio comunitario).

Più in generale, spiega la Commissione europea, i piani nazionali devono perseguire sette obiettivi: promuovere l’energia pulita; migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati; sviluppare nuove tecnologie nei trasporti; rafforzare la rete di banda larga, in particolare 5G; digitalizzare la pubblica amministrazione, il settore giudiziario e sanitario; cavalcare l’economia dei dati; e adattare il sistema educativo alle nuove necessità.

I primi fondi potrebbero essere sborsati nel primo semestre 2021. Le linee-guida comunitarie ribadiscono che la scadenza ultima in cui presentare il piano nazionale è il 30 aprile 2021, ma esorta i governi a illustrarne una bozza già il 15 ottobre 2020.

Il Fondo per la Ripresa ha un valore totale di 750 miliardi di euro, di cui 672,5 miliardi saranno distribuiti direttamente ai governi nazionali; più precisamente 312,5 miliardi di sussidi e 360 miliardi di prestiti (l’ammontare restante sarà distribuito via il bilancio comunitario). Nelle intenzioni comunitarie, l’obiettivo di questo strumento è doppio: aiutare la ripresa dopo lo shock provocato dall’epidemia influenzale e gettare le basi per una modernizzazione economica.

di Massimiliano Gonzi