Quando e come è nata Netflix

Netflix nasce ufficialmente in California, a Scotts Valley, il 29 agosto 1997. Il fondatore è stato Marc Randolph, assieme a Reed Hastings. Randolph proveniva da una carriera come direttore del marketing presso la società di Hastings, Pure Atria ed è stato co-fondatore di Micro Warehouse, società di vendita per corrispondenza di computer. Hastings, scienziato informatico e matematico, ha realizzato nel 1997 l’acquisizione societaria più ricca nella storia della Silicon Valley (700 milioni di dollari). Pare che l’idea di fondare il network dedicato a film, serie televisive e documentari sia nata durante i loro spostamenti tra casa (Santa Cruz) e lavoro (il quartier generale di Pure Atria, a Sunnyvale), per quanto lo stesso Hastings abbia fornito nel tempo diverse versioni. Egli investì ben 2,5 milioni di dollari in contanti per l’avvio di Netflix, mentre Randolph ha preso ispirazione dall’e-commerce di Amazon per riuscire a realizzare, tramite la rete, un sistema di vendita di servizi molto più pratico ed economico dei vecchi e costosi VHS (al giorno d’oggi obsoleti, come gli stessi DVD o DVX). In pratica, in questa prima fase si trattava di vendere o noleggiare video. In un primo momento si è fatto ricorso ai DVD, spediti a casa del cliente. L’idea di realizzare la piattaforma digitale sarebbe venuta dopo una multa per aver restituito in ritardo alcuni DVD, ma sembra che si tratti solo di una leggenda, in quanto il varo del sistema – consentito dall’evoluzione tecnologica dello streaming – era molto più funzionale al modello di business che i due fondatori avevano in mente, oltre che di gran lunga più redditizio. Se al momento del suo varo (14 aprile 1998), Netflix aveva solo 30 dipendenti e un archivio di meno di mille DVD, si è rapidamente espansa nei primi decenni del 2000 (nel 2014 aveva già 50 milioni di abbonati, 35 dei quali negli USA), per poi crescere progressivamente, raggiungendo 190 paesi del mondo (e 74 milioni di abbonati); attualmente a parte Cina, Corea del Nord e Siria, è presente in tutto il mondo. Nel 2016, secondo i numeri forniti dall’azienda, ci sarebbero oltre 94 milioni di clienti, con ricavi per più di 8 miliardi e utili per circa 188 milioni di dollari. Nonostante la nascita di numerosi competitor, tra i quali il gigante Amazon, l’azienda conserva una posizione di primato nel mercato del cosiddetto streaming on demand.

di Paolo Arigotti