Premialità per la rete delle aziende agricole

Nel settore dell’agricoltura negli ultimi anni ha preso piede la rete del lavoro agricolo, che prevede uno registro specifico, contenente l’elenco aggiornato delle aziende di settore che vi aderiscono.

Istituita dalla Legge n. 116/20214, a seguito delle successive modificazioni intervenute con l’introduzione della L.n.199/2016, nota come legge anti – caporalato, rappresenta un fondamentale strumento utile a poter classificare con  “certificazione etica” le  aziende agricole virtuose che risultino in regola con il  rispetto delle norme in materia di lavoro,  legislazione sociale ed imposte sul valore aggiunto.

Oggi sono oltre 5.000, in Italia, le aziende presenti all’interno dell’elenco di qualità, condizione che consente l’abbattimento della concorrenza sleale, ragione per la quale tante altre aziende ambiscono a poter ottenere l’iscrizione alla rete.

L’iter, piuttosto semplice, si avvia tramite il portale dell’INPS, ove va inviata   un’autocertificazione oggetto di successivo specifico esame, per poter verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti previsti dalla legge in ordine alla attività agricola espletata. Nei successivi trenta giorni, esaminata la sussistenza dei requisiti di legge e l’essenziale buon operato dell’azienda, si ottiene l’iscrizione alla rete.

Le aziende iscritte acquisiscono un’immediata certificazione di qualità del prodotto, che è garanzia di acquisto sostenibile da parte degli stessi consumatori. L’ulteriore vantaggio che ne deriva è quello di non essere soggette a controlli da parte del Ministero del lavoro e dell’INPS in quanto gli adempimenti, anche di natura contributiva, sono connessi al rispetto di tutte le norme in materia di lavoro e previdenza in favore del personale occupato con la conseguente possibilità di una “premialità ad hoc”, che stimoli il miglioramento del comportamento virtuoso e la diffusione della cultura del rispetto dell’utenza, in particolare del personale  occupato al loro interno.

di Angela Gerarda Fasulo