Oh, Lord!, brano della cantante israeliana Noa

Online dal 19 marzo, su tutte le principali piattaforme digitali, in audio e video, il secondo singolo di Noa, tratto dall’album Afterallogy, in uscita il prossimo 30 aprile. Il brano che la cantante interpreta insieme al suo storico chitarrista Gil Dor è Oh, Lord!, su testo di una significativa poetessa e scrittrice israeliana, Leah Goldberg.

Noa è lo  pseudonimo di Achinoam Nini (nata a Tel Aviv il 23 giugno 1969),  cantante israeliana con cittadinanza italiana. Le sue canzoni sono fortemente influenzate dall’ambiente israeliano, i suoi dolori (la guerra, il terrorismo) e le speranze.

Nel 2020, in occasione del lockdown per la Covid19 Noa è scelta dal Ministero degli Esteri per diffondere nel mondo un messaggio video di promozione della cultura italiana assieme ad Andrea Bocelli, Renato Zero, Alberto Angela, Mezzotono, Tiziano Ferro, Massimo Ranieri, Mario Biondi, Gilberto Gil, Paolo Conte, Uto Ughi.

“Si tratta di un bellissimo poema che io e Gil abbiamo amato istintivamente – afferma Noa – Un brano davvero originale, non solo nei versi ma nella sua evoluzione narrativa: la poetessa è seduta in un jazz bar e incontra nientemeno che Dio! All’inizio non le sembra diverso dagli altri ma poi resta incredula quando lui si presenta e le dice di essere venuto per chiedere scusa al genere umano, e ha scelto per farlo proprio quel tipo di posto. Gil ha iniziato a comporre questo brano molti anni fa con lo stile di Duke Ellington e si è scelto, per il testo, di interpretarlo in lingua ebraica, perché, in quanto israeliani, siamo generalmente molto fieri dei nostri poeti, e delle nostre poetesse in particolare, e Leah, che ha scritto queste parole negli anni Trenta, riesce tuttora a dimostrare la sua attualità anche ai nostri giorni, comunicandoci l’essenza della sua opera. La bellezza della sua scrittura riesce a interfacciarsi con qualsiasi radice culturale e ci è sembrato interessante farla incontrare in un brano condito di stili e generi musicali differenti trasportandolo nel cuore delle nostre stesse origini linguistiche.”

Maggiori info su: https://www.afterallogy.net/

di Eleonora Marino