Museo delle Periferie di Tor Bella Monaca

Dal 18 ottobre ha preso l’avvio un avanzato laboratorio culturale, il Museo delle Periferie – Rif, promosso da Roma Capitale, in collaborazione tra l’Assessorato alla Crescita culturale ed il Municipio Roma VI e realizzato dall’Azienda Speciale Palaexpo.

Come evidenziato da Palaexpo, l’iniziativa nasce dalla riflessione sull’importanza della relazione con le comunità dei diversi territori delle metropoli e dalla necessità che alla vita culturale e civile delle città partecipino tutti i cittadini. Solo in questo modo si possono costruire rapporti ed interazioni sociali, che rendono vitali le comunità e creano il senso civico. Il tema è universale e per questo ci sarà il confronto anche con le altre periferie del mondo.

Alla nascita di questo progetto, sviluppatosi all’interno del Macro Asilo, curato da Giorgio de Finis, con il contributo anche di Università ed Enti di ricerca, il Rif entra a far parte del Polo espositivo dell’arte e della cultura contemporanea.

Seppure non ancora fisicamente costruito nella sua sede di via dell’Archeologia, il Museo ha iniziato il suo programma di lezioni domenicali, che si protrarrà fino alla fine di maggio e che si terranno nelle sale del Teatro Tor Bella Monaca.

Foto museo periferie

Si alterneranno docenti, architetti, giornalisti, antropologi e scrittori, giornalisti e sociologi, per dar vita ad un vero e proprio centro di studi sul tema delle periferie e delle trasformazioni, che investono le città.

Giorgio de Finis, curatore del nascente museo, intende portare la periferia ad ospitare eventi importanti e complessi, che parlino a tutta la città, come accade normalmente al centro, al fine di abbattere muri invisibili, per far incontrare pezzi di città che non interagiscono. Un primo esempio di questo coinvolgimento è l’allungarsi del red carpet della Festa del Cinema di Roma dall’Auditorium Parco della Musica al Flaminio fino a Tor Bella Monaca, dove l’evento internazionale viene ospitato nella nuova arena all’aperto del Teatro, inaugurata per l’occasione. De Finis vede nel Museo delle Periferie l’opportunità di allargare i confini della città cercando di unire l’alto con il basso, non un museo per la periferia, ma per tutta la città, creando un innesto, uno scambio vitale tra realtà diverse.

Il Vicesindaco di Roma, Luca Palermo, mette in evidenza che da tempo una periferia come Tor Bella Monaca, malgrado l’immagine negativa che ne danno i mezzi di informazione, è diventata un vettore di innovazione di grande valore ed ha acquisito una centralità importante, soprattutto all’interno delle forti disuguaglianze e della frammentazione, che caratterizzano la capitale.

Il Rif, nelle parole dell’Assessore alla cultura del VI Municipio, Alessandro Gisonda, vuole accendere un riflettore sul tema delle periferie, nell’ambito di un’ analisi più ampia del fenomeno urbano, su scala globale. L’obiettivo del museo e del suo centro studi multidisciplinare è non solo approfondire la conoscenza della metropoli del terzo millennio ma soprattutto realizzare, attraverso pratiche artistiche e relazionali, una città più equa, partecipata, inclusiva.

Tante e nuove le opportunità offerte ai visitatori, da una biblioteca specializzata ad una videoteca, da una collezione permanente a progetti artistici, mostre, lectio magistralis ed incontri.

di Eleonora Marino