MOZIONE FINALE

FIALP – CISAL 11° CONGRESSO
1° Congresso Nazionale FILP Dipartimento FIALP
Tivoli Terme 10, 11, 12 ottobre 2014
MOZIONE FINALE
Il Congresso, UDITA la relazione del Segretario Generale, Davide Velardi, dopo un ampio ed approfondito dibattito, al quale hanno partecipato numerosi delegati, la condivide e l’approva. Il Congresso,
PRESO ATTO delle indicazioni emerse dal dibattito sui temi congressuali,
ESAMINATA la situazione politica e sindacale generale,
CONSIDERATO il perdurare della crisi economica che attanaglia il Paese in una fase recessiva caratterizzata da pesanti, negative ricadute sui livelli occupazionali, che assumono particolare rilevanza nelle classi giovanili esasperate dal vasto dilagare di attività precarie, che alimentano incertezza e sfiducia nella costruzione del proprio futuro,
VALUTA
• negativamente il ricorso ad una politica di austerità contraddistinta da un sistema scriteriato di tagli lineari, che ha finito per far ricadere prevalentemente il costo della crisi sui lavoratori dipendenti, in particolare del settore pubblico, e sui pensionati, pesantemente privati di ogni forma di difesa del loro potere d’acquisto ed ancor di più mortificati nella loro dignità, con incidenza anche sulla sfera della loro libertà di autodeterminazione, anziché rimuovere previamente l’evasione e le forti ingiustizie fiscali;
• come insufficiente l’azione del governo in tema di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva, in particolare per l’incapacità di saper cogliere le opportunità di “miglioramento e rafforzamento” ai quali in realtà il contesto internazionale ed europeo ci richiama spesso;
NELLA CONVINZIONE che l’impegno prioritario a favore del lavoro, vada ricercato nella pari dignità tra capitale e lavoro, di un modello di relazioni industriali che garantisca una effettiva democrazia sindacale ed economica attraverso la piena attuazione degli articoli 39 e 46 del dettato costituzionale;
ESPRIME condividendo la posizione già più volte manifestata dalla CISAL, la propria ferma contrarietà al reiterato e sistematico ricorso al blocco dei rinnovi contrattuali nel Pubblico Impiego, viziato da seri elementi di dubbia costituzionalità;
RITIENE PERTANTO IMPROCRASTINABILE la riapertura della stagione contrattuale per i dipendenti pubblici da troppo tempo mortificati nelle proprie legittime aspirazioni e sottoposti ad un danno economico irrecuperabile sulle retribuzioni in atto e sui futuri trattamenti previdenziali, già pesantemente minati dal mancato avvio della previdenza complementare pubblica;
RESPINGE CON FERMEZZA
• ogni ipotesi di intervento sul T.F.R., che costituisce salario dei lavoratori e non può essere strumentalmente utilizzato per propagandare un inesistente incremento delle retribuzioni reali dei lavoratori stessi;
• i recenti interventi legislativi in materia di riforma della Pubblica Amministrazione, quale ad esempio la creazione dell’Agenzia Unica dei servizi ispettivi, ennesimo tentativo di pseudo riforme fallimentari, già intraprese dai vari Governi precedenti, che, ignorando i livelli di efficienza raggiunti nel comparto EPNE per effetto di efficienti politiche di riforma, ne hanno vanificato l’effetto trainante, finendo per danneggiare l’operatività stessa delle strutture pubbliche;
Il Congresso della Fialp STIGMATIZZA l’attacco portato al Sindacato col dimezzamento delle libertà sindacali, unilateralmente sancito nello specifico provvedimento di legge delega ed immediatamente esecutivo. INFINE Il Congresso Nazionale FIALP, RILEVATI
• il perdurare della disapplicazione di principi costituzionali in materia di previdenza, assistenza, sicurezza del lavoro e rappresentatività sindacale;
• la mancata applicazione di processi di ammodernamento di molte strutture dell’amministrazione pubblica;
• il mancato varo di riforme, solo annunciate, in materia fiscale, di semplificazione e di trasparenza;
• l’uso improprio di risorse economiche destinate a incentivare merito e produttività, strumentalmente destinate a finanziare trasformazioni organizzative non sempre efficaci;
• il reiterato rinvio di interventi di riforma della “governance” degli Enti Pubblici;
• la perdurante mancanza di soluzione del dilagante fenomeno del “mansionismo”;
• l’improvvida privatizzazione di enti come la Croce Rossa ed il Formez con conseguente perdita della loro funzione di utilità pubblica,
IMPEGNA i nuovi organi eletti dal Congresso ad attivare, anche tramite la CISAL, tutte le forme di manifestazione di dissenso e di opposizione, ricercando la sinergica compattezza d’azione di tutte le articolazioni territoriali e coinvolgendo nelle azioni comuni quanti guardano con interesse alla vitalità e all’iniziativa dell’intera organizzazione per la reale difesa dei diritti dei cittadini, con particolare riguardo ai lavoratori del settore pubblico.