Giovedì 30 settembre 2021, è stata inaugurata alla galleria Maja Arte Contemporanea (via di Monserrato 30, Roma), la mostra personale di Ria Lussi, in cui si presenta un nuovo gruppo di opere pittoriche dal titolo “Chi ha paura del Rosa?”. Ria Lussi è nata a Milano ma vive e lavora a Roma, dopo Palermo, Napoli, Parigi, Urbino, Trieste. Ha studiato pittura a Parigi, traduzione poetica a Trieste, visual design a Urbino.
Invitata da Daina Maja Titonel a chiudere un ciclo espositivo di due anni dedicato alle artiste, Ria Lussi esprime – con leggerezza e ironia, ma non senza provocatoria virulenza – il suo punto di vista sullo “spinoso” tema della parità di genere nel mondo dell’arte contemporanea, esponendo diciassette ironici autoritratti ad acrilico – in formato “tondo” – dove gli aggettivi attribuiti di volta in volta alla diversa “Rosa”, suggeriscono una chiave di lettura delle candide e metamorfiche figure che emergono da una ricercata variazione sul colore.
Completano la mostra il busto di Leonardo da Vinci in cristallo di Murano (2016), tre Rosari (2016) in vetro soffiato dal Maestro vetraio Silvano Signoretto, e uno struggente “volto” di Irene (2014), unica imperatrice nei quindici secoli di storia dell’Impero romano d’Oriente e d’Occidente.
Una riflessione, dunque, condivisa sulla disparità dei numeri ancora oggi tutti a sfavore del “rosa”; e una ricerca documentata, durante la mostra, dalla stessa gallerista la quale – anche grazie alla sua formazione matematica – ha comparato numeri e presenze in percentuale, per approfondire l’attuale portata del divario.
Per citare solo alcuni dati recenti:
• Fra il 2008 e i primi mesi del 2019 si sono spesi oltre $ 196,6 miliardi in arte. Di questi, soltanto il 2% circa destinati ai lavori delle artiste ($ 4 miliardi per quasi 6.000 artiste). Dato ancora più significativo se confrontato – nello stesso arco temporale – con i $ 4,8 miliardi registrati alle aste per le sole opere di Pablo Picasso.
• Il record d’asta stabilito per l’opera di una artista (il dipinto “Propped” di Jenny Saville) è di $ 12,4 milioni di dollari (Sotheby’s, ottobre 2018), contro i $ 91,1 milioni per “Rabbit” di Jeff Koons (Christie’s, maggio 2019).
L’urgenza di un’assunzione di responsabilità in tale direzione, ha dato inoltre l’input alla creazione, all’interno del nuovo sito della Galleria, di un’area interamente dedicata a questo tema, che eredita il nome dal titolo della mostra.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo con contributi critici di Umberto Palestini, Gloria Fossi e una nota botanica sulla rosa di Roberto Valenti.
di Eleonora Marino