LA “VIGILANZA SOSPESA”

L’attività sindacale, per essere condivisa e condivisibile, necessita di una informazione corretta e puntuale. Durante questi anni, attraverso i comunicati aziendali, la stampa nazionale e tutti i canali mediatici da noi coinvolti, siamo riusciti ad aggiornare periodicamente l’opinione pubblica ed i lavoratori direttamente interessati dal D.Lgs. n. 124/2004. Gli Enti Previdenziali, Inps ed Inail, hanno subito un attacco alla propria autonomia.
L’attività di Vigilanza è stata consegnata, pressoché senza resistenza alcuna da parte delle Governance degli Enti, al “comando” di una inutile Agenzia denominata: Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Abbiamo partecipato al dibattito parlamentare coinvolgendo più di una forza politica. Siamo stati attori solisti nelle audizioni delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato. Anche in questi incontri, non abbiamo mascherato un accordo già siglato da altri con dichiarazioni di facciata. Le registrazioni dei nostri interventi sono ancora disponibili attraverso la consultazione degli archivi parlamentari.
Abbiamo perseguito tutte le strade, lo abbiamo fatto orientandoci attraverso ogni direzione possibile, sino ad arrivare all’unica ed ultima azione da mettere in campo, ovvero il ricorso alla magistratura.
Da quel momento sono intercorse diverse udienze preliminari. Restiamo in attesa nei prossimi mesi del giudizio di merito del TAR di Roma, che dovrà esprimersi su differenti questioni che abbiamo sollevato, anche alla luce dei DPCM in via di approvazione. Infatti, proprio questi ultimi, hanno offerto più di un interesse giurisprudenziale desumente dalla bizzarria del legislatore. Basti pensare che l’INPS non è una Agenzia per il lavoro e che quindi non può stipulare un accordo negoziale tra somministratore ed utilizzatore! Parrebbe però, anche dalle recenti affermazioni del Direttore Generale dell’INL, che tutte le disposizioni organizzative ed operative e gli atti emessi verso terzi dai funzionari di vigilanza, debbano NECESSARIAMENTE essere disposti dal nuovo organo, pena la decadenza degli stessi!
Gli ispettori degli enti previdenziali ben conoscono la materia giuslavoristica, e sanno quando si configura il reato di somministrazione irregolare di manodoperaL’azione perseguita dalla Fialp Cisal nei due Enti, all’INAIL con la preziosa collaborazione del Dirigente sindacale Giandomenico Tolomeo, ed all’INPS attraverso l’intervento del sottoscritto, ha permesso di tenere viva l’attenzione su una vicenda considerata da ultima pagina e che si vorrebbe dare per conclusa. Sono sufficienti le azioni legali intraprese?
Certamente sono lo strumento più forte che abbiamo adottato. Se le amministrazioni coinvolte non hanno dimostrato tangibilmente la propria contrarietà al malsano progetto, emettendo invece dei messaggi interni che hanno superato la volontà del legislatore, imponendo la irrevocabilità delle scelte dei lavoratori, si deve tornare con forza a pretendere che si facciano carico della vita professionale di tutti i lavoratori dell’Istituto.
Devono finalmente intervenire per stroncare questo illogico, innaturale ed illegale percorso.
Noi continueremo la nostra azione ed informazione. Gli Ispettori, che seguitano numerosi a chiedere come procedono i ricorsi, devono però cercare maggiore unità nel proprio modo di pensare ed agire. La frammentazione è da sempre sinonimo di debolezza. Chiederemo la partecipazione di tutti per rafforzare le azioni messe in campo dalla Fialp Cisal.
Sarà importante, in questa occasione, riscontrare la volontà di agire piuttosto quella di continuare a subire sedendosi all’ultimo banco!
La “vigilanza sospesa” è il preludio allo smantellamento degli Enti.
Dobbiamo difendere oggi i nostri diritti per consentire anche agli altri lavoratori la conservazione del proprio posto di lavoro!