La PA diventa un modello da esportare. Firmato il Piano degli interventi

Una strategia all inclusive per un “modello” da esportare nelle realtà più complesse e disagiate del Paese. Il 23 gennaio il Ministro della funzione pubblica, Paolo Zangrillo, è tornato nella cittadina dell’hinterland napoletano col Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, a illustrare un articolato Piano di interventi straordinari. Perché, “per far sentire la presenza dello Stato, qui bisogna ripartire dal rafforzamento della capacità amministrativa – ha sottolineato Zangrillo, specificando cosa questo significhi – : un approccio sinergico, capace di accrescere in quantità e qualità i servizi per cittadini, famiglie e imprese; creare le condizioni per uno sviluppo equilibrato delle attività economiche e sociali; ridare speranza a chi vive e lavora onestamente”.

Ambizioso, ma concreto l’intento del programma messo a punto dal DFP: rigenerare la Pubblica Amministrazione, per farne un presidio di legalità e trasparenza che possa innescare un circolo virtuoso con effetto traino sul contesto economico-sociale del territorio. Seguendo questa logica, all’amministrazione locale sono stati affiancati, per 24 mesi, alti funzionari e tecnici dell’amministrazione centrale per affrontare l’emergenza, individuare le problematiche maggiori e predisporre soluzioni rapide ed efficaci. “Abbiamo avviato un percorso che richiede una presenza e un impegno costante del Governo – ha commentato il ministro Zangrillo – ricordando come il piano d’interventi per incrementare la capacità operativa del Comune rappresenti un modello che vogliamo esportare in tutta Italia e offra nuovi, importanti strumenti all’ente locale, attualmente commissariato. Il progetto del Dipartimento della funzione pubblica, finanziato con 4,35 milioni di euro su fondi PN-POC, si articola in varie azioni, a partire dall’imminente reclutamento di 15 vigili urbani e 16 funzionari di diverso profilo tra tecnici, educatori e assistenti sociali.

di Massimiliano Gonzi