La giovane cantante romana, Margherita Carducci, in arte Ditonellapiaga

È online il video di Per un’ora d’amore (https://bit.ly/2RGGTfD), primo segno del nuovo percorso discografico della giovane cantante romana, Margherita Carducci, in arte Ditonellapiaga che ha appena firmato un contratto per BMG, in collaborazione con la neonata Dischi Belli.

Ditonellapiaga foto

Una canzone iconica della band per eccellenza del pop italiano delle ultime tre decadi del XX° secolo, i Matia Bazar, che dopo la versione della fine degli anni ’90 di Antonella Ruggiero con il featuring dei Subsonica, trova ora nuova vita in un arrangiamento, che la trasporta sul piano del più elegante gusto pop internazionale, pur rispettando lo spirito della versione originale. Grazie al sound del duo di producer romani Bbprod, attivi fra la Capitale e Londra, la canzone rimane dunque nostalgica come un ricordo d’estate ma si trasforma anche in un brano ipnotico come le strobo di un club londinese, rivelando i primi indizi di un universo musicale di riferimento molto ampio. Ascolta il brano https://bit.ly/3kxl8LC.

Ditonellapiaga apprezzata nel circuito capitolino dei live club e delle jam session, è un’artista dalla personalità arricchita dalla voglia di raccontare le mille sfaccettature della propria identità, spesso solare e piena di entusiasmo, a volte nevrotica, a tratti malinconica. Molto simile a quella di numerosi suoi coetanei che vi si possono facilmente ritrovare.

Margherita incarna tutte le infinite segmentazioni del multiforme animo femminile, senza ridurre la femminilità ad un’immagine univoca. Si tratta, probabilmente, delle anime di molteplici personaggi (donne) in cerca d’autore. E l’autore è lei, coraggiosa, con una cover che è chiaramente segno di una personalità ben definita, piena di grinta ed energia.

Il video di Per un’ora d’amore, invece, è stato girato con uno smartphone e con l’aiuto dell’art director Erica Bellucci in pieno lockdown. Tutto girato in esterni, con le mani tese verso il cielo azzurro nell’incipit visivo e una realtà che si scompone in riquadri, il filmato sembra oscillare fra natura rigogliosa ed accenni di sensualità, riprendendo sia l’estetica dei vecchi super8 che le stories di Instagram e delle chat WhatsApp: le vere finestre sul mondo dell’epoca pandemica. Così anche i versi scritti nel 1976 dai Matia Bazar, carichi di una nostalgia pronta a virare verso l’erotismo, (“per un’ora d’amore non so cosa farei, per poterti sfiorare non so cosa darei”) assumono un nuovo e più potente senso, rimandando più alla necessità fisica e psicologica del contatto umano in un momento di immobilità e di solitudine sociale, che a quel rimpianto sentimentale e fisico che nasce dall’assenza della persona amata. “Per un’ora d’amore” è di fatto un anthem che sento molto attuale. In un 2020 in cui questa necessaria distanza comincia a starci stretta, sogniamo di ritrovarci insieme sotto una cassa dritta che pompa il sangue fino a rianimare il cuore” dice Margherita, che d’ora in poi sarà per tutti Ditonellapiaga.

di Eleonora Marino