Il Tocatì entra nel patrimonio immateriale

Il XVII Comitato Intergovernativo della Convenzione Unesco del 2003, riunito a Rabat, in Marocco, ha adottato la decisione di accettare la candidatura del nostro Paese per il programma condiviso per la tutela dei giochi e degli sport tradizionali. Si tratta del primo riconoscimento italiano nella Lista del Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia dell’Umanità. Un traguardo importante che porta a 17 i patrimoni immateriali riconosciuti dall’Unesco in Italia. L’opera delle comunità e delle istituzioni coinvolte in questa candidatura viene così premiata, insieme all’azione intrapresa dalle realtà promotrici dei giochi tradizionali di strada.

Il Tocatì, Festival internazionale dei Giochi in strada, è una manifestazione che si svolge ogni anno a Verona a metà settembre. Il nome deriva dall’espressione veneta toca a tì, ossia tocca a te, è il tuo turno. Era la frase tipica che veniva rivolta un tempo, quando si giocava a palla avvelenata, con le biglie o si saltava la corda o in molti altri giochi. La manifestazione si basa sulla riscoperta, la valorizzazione e la salvaguardia dei Giochi e Sport Tradizionali, che vengono praticati da comunità di giocatori, in quanto considerati parte fondamentale della cultura di un determinato territorio.

La ragione del riconoscimento risiede proprio nel tenere viva la memoria e la pratica di giochi antichi, salvaguardando un ricco patrimonio di conoscenze e, al tempo stesso, una manualità e una gestualità che tendono a scomparire dinanzi alle nuove tecnologie.

 Il Tocatì, organizzato a partire dal 2003, si svolge in un’ampia area del centro storico e dura tre giorni, durante i quali le comunità ludiche tradizionali propongono oltre 50 giochi, tra quelli italiani e quelli di un ospite d’onore. Ogni anno la manifestazione ospita una delegazione di giochi provenienti da un paese o regione del mondo. Tra i giochi proposti vi sono ad esempio il gioco delle noci, la cuccagna, la morra, la campana di Lama Mocogno, la borella, i birilli di Farigliano, il bastone siciliano ed altri ancora. Sono presenti anche i giochi urbani come il calcio balilla, il frisbee, il parkour, lo skateboard, lo streetboulder e lo yo-yo.

Con i suoi 300.000 spettatori, oggi il Tocatì è la più grande manifestazione al mondo dedicata ai giochi tradizionali. Nei nostri ricordi non mancherà sicuramente l’esperienza di tanti giochi come le biglie, la campana, il tiro alla fune e sarebbe interessante ripescare anche nella memoria dei nostri anziani per far divertire anche le nuove generazioni.

di Rosaria Russo