Il Principe Andrea e lo scandalo Epstein

Lo scandalo Epstein, dal nome del miliardario statunitense Jeffrey Edward, ha riguardato un presunto caso di abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni; condannato nel 2008 e nuovamente arrestato nel 2019, Epstein è morto (ufficialmente suicida) nella sua cella il 10 agosto 2019. In contatto con molti uomini importanti dell’establishment internazionale, compreso l’ex presidente USA Donald Trump, le attività illegali hanno finito per coinvolgere anche il principe Andrea, Duca di York e figlio (si dice preferito) della regina Elisabetta II. Le accuse contro il principe provengono da Virginia Giuffrè (nata Roberts), che in sostanza gli imputava di aver preso parte a diverse attività sessuali con lei quando era ancora minorenne (17 anni) nel 2001; nel corso del 2019 sarebbero emersi ulteriori elementi che coinvolgerebbero anche un’altra minore, Johanna Sjoberg. In parole povere il principe avrebbe, secondo le accuse, pagato Epstein per avere rapporti sessuali con ragazze minorenni. Il principe effettivamente conosceva Epstein, col quale sarebbe stato in affari fino al 2011, quando interruppe con lui ogni rapporto. Le notizie trapelate hanno inevitabilmente prodotto grande scompiglio (specie a partire dal 2014) e sono aumentate le pressioni verso la famiglia reale per fare chiarezza, cui ha fatto però seguito la secca smentita di Buckingham Palace. Nel corso degli ultimi due anni sono state avanzate nuove accuse (compresi maltrattamenti), ma il duca di York ha sempre smentito di essere a conoscenza delle azioni illegali di Epstein. Nonostante ciò, il principe di casa Windsor finirà ugualmente sotto processo negli Stati Uniti, con l’accusa di aver preso parte a festini a luci rosse con minorenni. I giudici americani hanno respinto ogni ipotesi di accordo tra il reale e la sua accusatrice, così che il procedimento seguirà il suo corso, creando grave imbarazzo (e molto dispiacere) alla Sovrana. La regina ha dichiarato che la difesa del figlio sarà interamente a suo carico, mentre al principe – che conserva per ora i suoi titoli reali – sono stati revocati quelli militari, i patronati e i ruoli di rappresentanza, che saranno redistribuiti tra gli altri componenti della famiglia reale.

di Paolo Arigotti