I rifiuti romani attraversano la Svizzera e creano polemiche

Il 7 aprile 2023 Leonardo Spagnoli sul periodico on line TVSvizzera.it ha sollevato il caso dell’emergenza rifiuti di Roma che starebbe provocando problemi lungo le trasversali ferroviarie alpine elvetiche.

www.tvsvizzera.it/tvs/rifiuti-romani-attraverso-le-alpi—%C3%A8-una-follia–/48423418

Secondo l’autore, “l’emergenza rifiuti che si trascina da decenni a Roma si riflette sul traffico lungo le trasversali ferroviarie alpine elvetiche, che sono ai limiti delle loro capacità nel comparto passeggeri, e pesa indirettamente sulle tasche dei contribuenti confederati. Questa può sembrare un’affermazione azzardata ma trova conferma dalle dichiarazioni di politici e dalle notizie riportate da vari media nei giorni scorsi in merito all’accordo stretto dalle autorità municipali di Roma con la società olandese Amsterdam Waste Energy Company (AEB)”.

Infatti, l’accordo tra le autorità municipali di Roma e l’olandese  (AEB)  prevede il trasporto attraverso l’Europa, passando sotto le Alpi svizzere, di 900 tonnellate alla settimana – vale a dire circa 470.000 all’anno – di rifiuti indifferenziati, che dal Lazio giungeranno nei Paesi Bassi dopo un viaggio di 1.600 chilometri.

 I rifiuti romani  compressi, costano circa  200 euro a tonnellata (per un totale di 180.000 euro a settimana) alle casse comunali dell’Urbe.  Caricati a Civitavecchia su convogli di 16 carrozze sono inviati  verso il termovalorizzatore di Westelijk Havengebied, che dalla combustione della spazzatura potrà incrementare la propria produzione di energia.

Secondo la società olandese l’impatto ambientale dell’operazione, compreso il trasporto su treno, è inferiore rispetto al deposito dei rifiuti in discarica, come avviene attualmente nella capitale italiana. Naturalmente sono sorti numerosi interrogativi in merito alla razionalità di questo genere di trasporti, definito “assurdo” da più di un esponente della Confederazione Svizzera dove transiterà già da questo mese il pattume della Capitale italiana.

Infatti, agli occhi dei  contribuenti elvetici l’ investimento sulle nuove trasversali ferroviarie alpine (San Gottardo, Ceneri e Loetschberg), costate la non trascurabile cifra di 24 miliardi di franchi, non è stato effettuato allo scopo di spostare immondizia – che potrebbe essere benissimo smaltita in loco – tra una nazione e l’altra, anche perché questi stessi contribuenti ancora oggi continuano a finanziare con 70 milioni di franchi all’anno (almeno fino al 2030) la politica federale di trasferimento delle merci su rotaia e quindi, indirettamente, anche lo smaltimento del pattume romano.

di Carlo Marino

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