Con installazioni fotografiche di grande formato, mostre outdoor, installazioni site-specific, video mapping, talk e visite guidate, si terrà a Gibellina (Trapani), città siciliana che è uno dei più grandi musei d’arte contemporanea “a cielo aperto” del mondo, Gibellina Photoroad dal 28 luglio al 30 settembre 2023. Si tratta del primo festival di fotografia e arti visive open air e site-specific in Italia e uno dei pochi al mondo, che porta nella cittadina del Belìce il meglio della fotografia contemporanea internazionale con visionari e innovativi allestimenti “all’aperto”, alla ricerca di nuove interazioni con lo spazio urbano e con il pubblico.
Il Festival è organizzato dall’Associazione culturale On Image con la direzione artistica di Arianna Catania, e promosso da Comune di Gibellina e Fondazione Orestiadi, con il patrocinio della Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport, Spettacolo. Il festival Gibellina Photoroad firma quest’anno la sua quarta edizione invitando 30 artisti internazionali provenienti da 11 Paesi europei e extraeuropei a progettare nuovi e innovativi allestimenti pensati per interagire con il tessuto urbano. Per rivitalizzare attraverso la creazione contemporanea la memoria storica di Gibellina, città d’arte nata dalle ceneri del devastante terremoto del 1968 e caratterizzata da opere architettoniche e sculture dei più noti artisti del ‘900 come Alberto Burri, Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra, Mimmo Paladino e molti altri.
Un luogo privo di ogni tipo di inquinamento visivo e luminoso, in cui la visione delle mostre non è disturbata dal caos urbano. Dai maestri della storia della fotografia come Mimmo Jodice che a Gibellina si recò dal 1980 al 1982 accompagnando anche Joseph Beuys tra le macerie della città vecchia distrutta dal terremoto, ai pluripremiati fotoreporter come il fotografo Magnum Jonas Bendiksen e Francesco Zizola vincitore di 10 World Press Photo, dall’“alchimista dell’immagine”, il giapponese Kensuke Koike, all’artista olandese Sjoerd Knibbeler solo per citarne alcuni.
Gibellina Photoroad offre uno spaccato ampio e variegato della fotografia internazionale e un osservatorio privilegiato sul mondo contemporaneo, attraverso immagini che interpretano il tema di questa quarta edizione, le “alterazioni”, ovvero lo spazio che si determina nella relazione dialettica tra genio creativo e forme precostituite, tra individuo e strutture sociali, la fotografia è dalla sua nascita un campo in cui questo conflitto si esprime alla sua massima potenza. Arte che nasce dalla tecnica, ideologicamente costretta, in qualche modo, a una positivistica aderenza alla realtà, essa in realtà non solo interpreta il mondo, ma lo modifica, lo trasforma, lo altera. Spiega la direttrice Arianna Catania.
Questa edizione del festival omaggia la fotografia come arte di sperimentazione estremamente intrigante che dialoga con altre arti per violarne le regole ed elaborare linguaggi indipendenti aperti a innumerevoli letture. Fin dalle prime sperimentazioni analogiche a quelle digitali, dal collodio umido all’intelligenza artificiale, dalla pellicola alla realtà aumentata.
Sin dalla sua prima edizione nel 2016, il festival ha portato in Sicilia artisti e fotografi noti a livello internazionale tra i quali Olivo Barbieri, Mario Cresci, Bruce Gilden, Mustafa Sabbagh, Alterazioni Video, Tobias Zielony, Taiyo Onorato & Nico Krebs, Valérie Jouve, solo per citarne alcuni, le cui testimonianze rimangono oggi nelle installazioni visionarie che dialogano con la città, come ad esempio la grande opera permanente Gibellina Selfie di Joan Fontcuberta, e Andata e Ritorno di Moira Ricci nello storico Palazzo di Lorenzo, e nelle opere facenti parte della Collezione permanente di fotografia della Fondazione Orestiadi inaugurata nel 2021.
Nelle passate edizioni il festival ha presentato il lavoro di 120 artisti affermati ed emergenti in 90 esposizioni site-specific.
di Eleonora Marino