Saranno otto gli eventi che Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, il Laboratorio di Alta Formazione artistica e Hub culturale della Regione Lazio diretto da Tosca, propone per il mese di febbraio 2024. Dal teatro alla saggistica, passando da concerti jazz e incontri di forte impatto sociale, l’offerta di questo mese, sempre a ingresso gratuito, previa prenotazione, conferma il ruolo di questo polo culturale sempre più rilevante per la città di Roma.
Si è cominciato giovedì 1° febbraio con Anzian prodige, secondo spettacolo da solista di Luisa Merloni. Con questa piece l’autrice-attrice guarda con grande ironia all’Italia che invecchia, una buona notizia, ma anche un’occasione per conquistare i mezzi di produzione. Anzian prodige si propone quindi come “un libretto di istruzioni” per invecchiare splendidamente. Luisa Merloni – con la compagnia PsicopompoTeatro di cui è cofondatrice insieme alla regista Manuela Cherubini – è impegnata nella diffusione del teatro di prosa contemporaneo, con uno sguardo particolare al teatro spagnolo e argentino. Come attrice ha partecipato a diversi spettacoli, tra cui Hamelin e Bizarra, rispettivamente premio UBU 2008 e 2010 come migliori novità straniere. Dal 2015 scrive lei spessa gli spettacoli che mette in scena, caratterizzandoli sempre con un forte taglio comico ma anche con una evidente disperazione sotterranea.
Con il concerto di Mariano Bellopede giovedì 15 è proseguita la programmazione dell’Hub di Officina Pasolini dedicata alla musica jazz. Bellopede, pianista e compositore, è considerato artista di punta della ‘third stream’, il genere musicale che è sintesi e connessione tra il jazz e la musica classica e che ha tra i suoi elementi costitutivi più importanti l’improvvisazione. Con questo concerto il pianista napoletano presenta il suo nuovo album Le città incantate, una concept-suite dedicata agli antichi borghi di cui l’Italia è piena: piccole perle di storia e architettura, sparse qua e là lungo tutta la penisola. Molti di essi sono oggi quasi disabitati, alcuni addirittura abbandonati. Ma sono lì che aspettano e continuano a raccontare fedelmente la loro e la nostra sconfinata storia. Le città incantate è l’onirica colonna sonora di un viaggio immaginario tra questi luoghi nel quale Bellopede viene accompagnato da Carmine Marigliano al flauto traverso, Roberto De Rosa al basso elettrico, Marco Fazzari alla batteria e Arcangelo Michele Caso al violoncello.
Sabato 17 sul palco un nuovo appuntamento del tradizionale format ideato e condotto da Matteo Santilli per Officina Pasolini Superficie live show. La serata è stata composta da anteprime, monologhi teatrali, brevi video e tante ‘rubriche’ anch’esse create ad hoc per questo spettacolo che ormai è diventato tra i più attesi dal pubblico.
Martedì 20 con il concerto di Ava Alami Officina Pasolini offre di nuovo il suo spazio alle promesse del panorama jazz italiano, in un format curato dal produttore musicale Roberto Ramberti. Ava Alami, classe 1998, laureata in pianoforte classico, meravigliosa interprete della nuova generazione, propone un repertorio eclettico e trasversale, un viaggio attraverso composizioni originali, standard jazz, brani folk iraniani e canzoni d’autore. Nel concerto è accompagnata da Vittorio Esposito al piano e synth al quale si aggiungono, alternandosi, Donatella Montinaro (voce), Chiara Chistè (voce e chitarra acustica), Simone Sansonetti (chitarra elettrica), Gianluca Palazzo (chitarra elettrica), Vittorio Solimene (organo hammond).
Il tema della crisi climatica è al centro della maratona artistica Il sesto sigillo organizzata in collaborazione con Ultima Generazione, venerdì 23, alle ore 19.
Un incontro al quale parteciperanno esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, scrittori, intellettuali, ambientalisti tra i quali Erri De Luca, Diana Tejera, David Riondino, Angela Baraldi, Valerio Magrelli, Luciana Castellina, Ginevra Bompiani e tanti altri per confrontarsi sull’argomento e sensibilizzare sui rischi che corrono la terra e l’umanità.
Sabato 24 il concerto di Mario Corvini con la Young Art Jazz Ensemble ripercorre attraverso arrangiamenti orchestrali inediti le tappe più importanti dell’attività compositiva e concertistica di Gabriele Coen. Da Al Andalus, suonato e registrato per la prima volta con i Klezroym, la più importante formazione di nuova musica klezmer in Italia, ai brani cardine del progetto solistico Atlante Sonoro (Duende, Alhambra, The Very Last Waltz), a quelli di Jewish Experience (Golem, Awakening), fino alle musiche per il teatro e la danza (Volver) e per il cinema (Sand, colonna sonora di Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio di Isotta Toso). Completano il lavoro un paio di brani tradizionali, uno klezmer (Odessa Bulgar) e uno sefardita (Los Bilbilicos Kantan) per far comprendere più a fondo l’ispirazione compositiva di Gabriele Coen. Composta da diciassette elementi tra sassofoni, trombe, tromboni, tuba, chitarra, pianoforte, contrabbasso e batteria, la YAJE è diretta da Mario Corvini, trombonista che vanta innumerevoli collaborazioni, sia in ambito jazz che pop, sia nazionale che internazionale, tra cui: Manhattan Transfert, Lionel Richie, Giorgia, Claudio Baglioni, Uri Cane, Roberto Gatto, Danilo Rea, Liza Minnelli.
Domenica 25 Officina Pasolini inaugura un nuovo percorso dedicato ai grandi documentari con la proiezione del pluripremiato Il sale della vita, candidato all’Oscar, al David di Donatello e vincitore ai Cesar. Il documentario ripercorre la vita e la carriera del brasiliano Sebastião Salgado, uno dei maggiori fotografi viventi al mondo; si apre sui suoi primi viaggi in Europa, con la scoperta della passione per la fotografia che diventerà il fulcro della sua stessa vita. Firmato da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, figlio del fotografo, il film approfondisce anche i progetti sull’America Latina, sulle drammatiche condizioni dei popoli africani, sulle condizioni dei lavoratori in giro per il mondo, sulle grandi migrazioni umane e sugli angoli del pianeta non ancora contaminati dalla modernità. Salgado racconta anche del progetto di riforestazione della Mata Atlantica, che porta avanti assieme alla moglie. La proiezione è introdotta da Simona Banchi, responsabile della sezione Multimediale del Laboratorio di alta formazione di Officina Pasolini, con la partecipazione del fotografo Giovanni Canitano.
La programmazione di febbraio si chiude mercoledì 28, con la presentazione del libro Faccette nere – Inni e canzoni all’origine del razzismo italiano di Felice Liperi, critico musicale, programmista RAI, per molti anni conduttore e curatore di programmi per Radio3 (Fahrenheit, Alza il volume, Sei gradi). L’autore, presente alla presentazione, riflette su quanto canzoni e inni abbiano contribuito ad alimentare il razzismo degli italiani, partendo dal presupposto che in ogni stagione la canzone abbia contribuito a sollecitare i sentimenti delle persone per accompagnare il consenso alle azioni dei protagonisti della politica e per influenzare la mentalità del popolo anche attraverso i sentimenti più deteriori. All’incontro parteciperanno Andrea Barbetti, docente e membro dell’ANPI e Andrea Colombo, giornalista de Il Manifesto. Angelica Accarino, attrice diplomata della sezione Teatro di Officina Pasolini, leggerà degli estratti del libro.
di Eleonora Marino