Il PNRR, cioè Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia, si collega all’iniziativa proposta dalla Commissione Europea e sarà sottoposto all’esame del nostro Parlamento.
Il Piano rappresenta un’occasione fondamentale per il nostro Paese, per rilanciare gli investimenti e attuare importanti riforme, all’interno di un disegno di rilancio e di transizione verso un’economia più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.
Anche il nostro Ente, con l’audizione in videoconferenza del Presidente Pasquale Tridico, il 3 febbraio scorso, presso la Commissione lavoro della Camera dei Deputati, ha presentato iniziative progettuali nell’ambito delle competenze digitali.
Sappiamo benissimo che per quanto riguarda la digitalizzazione l’Italia deve rimediare al notevole gap rispetto alla media europea, in termini di copertura e velocità delle connessioni fisiche di rete, di competenze digitali e servizi, in modo particolare nella P.A.
Noi siamo, infatti, uno dei Paesi “moderatamente innovatori”, insieme ai Paesi mediterranei e dell’Europa Orientale. Nell’ambito di questa missione l’INPS vuole offrire al Paese un cambio di riferimento nella digitalizzazione dei servizi di protezione sociale, omogenei e di qualità, per arrivare a una pubblica amministrazione efficace e vicina ai cittadini.
Per questo l’Istituto a fine anno 2020 ha deliberato l’adozione di un Piano Strategico ICT e un Piano Strategico Digitale entrambi per gli anni 2020 – 2022.
In sintesi, si vuole investire nell’automazione dei processi e nell’interoperabilità delle applicazioni che consentono una riduzione sostanziale degli adempimenti a carico di cittadini, nella creazione di servizi digitali integrati e inclusivi. Infatti, la competenza INPS in materia di incentivi e strumenti a sostegno del reddito, di prestazioni previdenziali, di protezione sociale e di messa a disposizione sia del suo sistema informativo con soluzioni tecnologiche di ultima generazione, che della sua infrastruttura digitale candidabile a Polo Strategico Nazionale (PSN), fa risultare i progetti INPS pienamente e sicuramente compatibili al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Tuttavia, questo processo di innovazione deve essere accompagnato da ulteriori azioni di riforma, a partire da quelle finalizzate alla riqualificazione dei suoi asset strategici; il capitale umano (la conoscenza e le competenze dei suoi dipendenti); le strutture organizzative e l’organizzazione del lavoro pubblico; le procedure operative e le modalità di erogazione dei servizi.
Non dimenticando che si deve tener conto delle nuove forme flessibili di lavoro, quali lo smart working e del conseguente adeguamento dei sistemi di misurazione e di valutazione della performance.
di Sossio Moccia