Dionisio Cimarelli uno scultore tra Oriente e Occidente

Tra gli scultori italiani di grido che hanno costruito ponti tra Occidente ed Oriente, come il suo conterraneo Matteo Ricci (Li Madou) spicca lo scultore Dionisio Cimarelli, nato in Jesi (Ancona) l’8 settembre 1965, docente presso la New York Academy of Art, fondata da Andy Warhol nel 1980 e alla The Art Students League of New York dove hanno studiato molti tra i più importanti artisti statunitensi del XX secolo. Si tratta dell’unico artista occidentale che è stato capace, con le sue opere, di fondere la tradizione scultorea italiana con quella della porcellana cinese.

Premiato nel 2019 come “Marchigiano dell’anno nel mondo”, la New York Academy gli ha riconosciuto “l’abilità di cambiare il mondo delle arti”.

La carriera artistica di Cimarelli si è svolta in gran parte all’estero, dando lustro alla creatività Italiana, a cominciare dal Padiglione italiano presso la Shanghai World Expo del 2010 per il quale realizzò la scultura monumentale di Matteo Ricci, molte sono le sue opere in diverse parti del mondo, come nel Museo del Louvre di Parigi, nella Chiesa Reale di Copenhagen, nel Palazzo Reale di Stoccolma, nella Cattedrale di Strasburgo, presso The Institution of Civil Engineers a Westminster di Londra. Cimarelli non ha mai dimenticato l’esperienza iniziata a vent’anni in Cina e la sua attività negli Stati Uniti è ormai una prova incontestabile delle sue capacità artistiche.

Un artista geniale, Cimarelli, che come molti “expat” di grande rilievo scientifico e culturale, desidererebbe tornare in patria , ma ai quali l’Italia finora non ha offerto un approdo sicuro: «Se l’Italia mi proponesse buoni progetti, mi piacerebbe tornare a lavorare nel mio Paese» – ha dichiarato l’artista. Ma questa è un’altra storia.

di Carlo Marino – Giornalista stampa estera