Carlo Marino intervista la poetessa Sonia Giovannetti

Una delle voci più interessanti del panorama poetico italiano contemporaneo è Sonia Giovannetti di cui è appena stata pubblicata, per i tipi di Genesi Editrice in Torino, l’ultima silloge dal titolo “Pharmakon”. Sonia Giovannetti è nata nel 1963 a Roma, dove vive. Ha pubblicato di poesia diverse sillogi : Ho detto alla luna (Aletti, 2012), Tempo vuoto (Tracce, 2013), Un altro inverno (Kairòs, 2015), Dalla parte del tempo (Genesi, 2018), Pharmakon (Genesi, 2021); di narrativa: Le ali della notte (Armando Curcio, 2014).

Pharmakon è un titolo greco. In greco classico questa parola aveva una valenza multiforme il cui spettro semantico andava da rimedio, medicina fino a rimedio magico, scongiuro, malìa, fattucchieria, farmaco nocivo, veleno : in essa era racchiusa, come nello Ying e nello Yang della medicina cinese, l’unione degli opposti. Una parola da coincidentia oppositorum.

Pharmakon è un titolo greco. In greco classico questa parola aveva una valenza multiforme il cui spettro semantico andava da rimedio, medicina fino a rimedio magico, scongiuro, malìa, fattucchieria, farmaco nocivo, veleno : in essa era racchiusa, come nello Ying e nello Yang della medicina cinese, l’unione degli opposti. Una parola da coincidentia oppositorum.

Sonia Giovannetti, con il volume Pharmakon, propone una parola che introduce, quasi attraverso un rito di purificazione, al suo personale percorso poetico, che si rifà a diverse forme dell’universo della poesia. La poesia come un rito simbolico destinato a placare l’angoscia per la contaminazione incombente sopra la comunità umana.

Nella mitologia greca Èrato (in greco Ερατώ, in latino Erǎto), figlia di Zeus e di Mnemosine, è una delle Muse, precisamente quella del canto corale e della poesia amorosa. Ed è proprio la voce di Erato che Sonia Giovannetti canta in apertura dell’intervista che di seguito presento: https://www.youtube.com/watch?v=Y_RzM1bidzg

di Carlo Marino

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