CAMPO BASE FESTIVAL III edizione

(Connessioni naturali) foto per gentile concessione Ufficio Stampa nazionale Tones Teatro Natura

Sani rituali e passeggiate “stupefacenti”, esperimenti di fermentazione e storie di alberi, campanili che hanno irradiato luce e suoni e racconti di viaggi ed esplorazioni, spettacoli partecipativi ed eclettici live musicali.

Dopo il grande successo delle prime due edizioni, è tornato dall’1 al 3 settembre in Val D’Ossola, Campo Base, il festival dedicato alla cultura della montagna, agli sport e alle attività outdoor e alla relazione fra essere umano e ambiente, con una particolare attenzione e sensibilità verso le tragiche emergenze ambientali che segnano il nostro tempo. Una programmazione densa e articolata tra installazioni, performance, appuntamenti con scienziati, filosofi, protagonisti dello sport, esploratori, attività sportive all’aria aperta – e-bike, arrampicata, parapendio e canyoning – performance musicali e dj set, laboratori, forest bathing, yoga in natura, escursioni fotografiche ed esplorazioni per conoscere le erbe spontanee, fino ad arrivare alla scoperta del mondo della fermentazione e ma anche delle particolarità della cucina di montagna.

Prodotto dalla Fondazione Tones on the Stones nell’ambito di Tones Teatro Natura, con la direzione artistica di Nicola Giuliani e la consulenza di Alessandro ed Elena Gogna, Campo Base è un festival davvero unico in Italia, che ha accolto, nello scorcio di fine estate e in un campeggio immerso nella natura, una vera e propria comunità temporanea pronta a condividere esperienze e riflessioni, visioni e progetti. Un festival che propone pratiche di riconnessione con l’ambiente naturale per affermarne la centralità nell’esperienza umana e stimolare un pensiero che possa essere efficace nel presente e capace di immaginare futuri possibili per coloro che verranno.

“Due i focus principali di quest’anno: habitat e comunità” ha dichiarato Nicola Giuliani che aggiunge: “Il primo è esplorato attraverso lo sguardo di artisti, scienziati, attivisti ambientali e architetti alla scoperta dei diversi approcci di vita sulla Terra nel regno vegetale e in quello animale e per conoscere quali sono le relazioni possibili fra specie diverse. Il tema della comunità, invece, viene investigato attraverso pratiche artistiche, spazi dedicati a riflessioni e momenti di convivialità che creeranno un sottile fil-rouge nel nostro calendario. Abbiamo immaginato un festival ancora più accessibile rispetto alle edizioni precedenti tanto dal punto di vista economico, quanto dal punto di vista della programmazione, con un’offerta ancor più ricca e un campeggio più grande e strutturato per accogliere la comunità temporanea di Campo Base. Infine, si consolida ulteriormente l’idea di un festival che fa tesoro di energie e collaborazioni con realtà e istituzioni come il Club AIpino Italiano, per la prima volta sostenitore della rassegna, il Parco Nazionale Val Grande, la Pro Loco di Montecrestese, la sezione CAI-SEO di Domodossola, Ossola Outdoor School, Ci sarà un bel clima e l’associazione Ossola Felix”.

Fra i protagonisti di Campo Base 2023 il musicista e producer Venerus, l’esploratore Franco Michieli, la scrittrice, divulgatrice e attivista ambientale Sara Segantin, la visual artist Ilaria Turba.

Grande novità di questa edizione, la prima assemblea degli Stati Generali del Clima: una piattaforma di incontro e dialogo tra tutte le realtà dell’attivismo ambientale italiano, al fine di analizzare quanto fatto in passato e strutturare delle linee di azione incisive per il futuro. Il festival è stato anticipato da Cima, una speciale installazione audio-visiva dell’artista milanese Nicola Ratti che dal 23 agosto al 3 settembre ha trasformato il campanile di Montecrestese, il più alto della Val D’Ossola: il suono della campana come “soundmark” che caratterizza il luogo e la sua comunità e la forma cava della struttura come rimando alla connessione interno/esterno. Al tramonto, ogni sera per una settimana, dal campanile si è irradiata una diffusione sonora e luminosa per tutto il territorio circostante.

La terza edizione di Campo Base Festival si è chiusa domenica 3 settembre con una grande festa di comunità nell’incredibile scenario del rinato borgo Ghesc di Montecrestese, adornato per l’occasione dai pani del desiderio di Ilaria Turba. Barbarella e Savoy-Hard hanno accompagnato l’intero pomeriggio con un movimentato dj set back to back per salutare il festival e celebrare in modo conviviale la comunità di Campo Base fra degustazioni di vino, cibo e buona musica.

di Eleonora Marino