Assegno Unico Universale: l’INPS si affida all’Intelligenza artificiale

L’Intelligenza artificiale approda all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Con il messagio n. 640 del 12 febbraio 2024 l’INPS comunica di aver messo a punto un Chat Bot informativo sull’Assegno Unico Universale che utilizza le tecnologie dell’ Intelligenza Artificiale Generativa allo scopo di ottimizzare l’esperienza degli utenti ed i servizi di informazione.

La realizzazione dell’Assistente digitale è avvenuta nell’ambito delle progettualità legate all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il cittadino che intende utilizzare il servizio può accedere dal portale INPS alla scheda del servizio Assegno Unico Universale e accettare l’invito ad utilizzare l’IA di tipo generativo, senza necessità di autenticarsi. Così potrà ottenere risposte alle domande relative alla prestazione e ricevere un supporto h24 nella ricerca di informazioni, con un’interazione rapida caratterizzata da risposte immediate.

Si legge nel messaggio dell’Istituto che quando l’utente ponedomande o chiede di semplificare le risposte o di dettagliare meglio alcuni aspetti di interesse ‹‹la chat interloquisce fornendo risposte coerenti rispetto alle informazioni ricevute nel corso del singolo colloquio e potendo, all’occorrenza, chiedere a sua volta precisazioni per fornire risposte più mirate››.

Tra i vantaggi del nuovo Assistente digitale c’è sicuramente la possibilità di ricevere risposte (senza limiti di orario)  ‹‹a quesiti puntuali attinenti alla normativa ed agli aspetti procedurali, fornendo informazioni pertinenti e articolate, corredate da link a servizi utili›› (ad esempio il simulatore dell’importo della prestazione).

Nelle intenzioni dell’Istituto il servizio permetterà all’utente di approfondire ogni aspetto relativo all’Assegno Unico e tutte le ‹‹modalità per passare all’azione››.

L’INPS specifica, inoltre, che le interazioni con l’intelligenza artificiale sono protette secondo gli standard di sicurezza più elevati, assicurando la riservatezza delle informazioni fornite dagli utenti.

Naturalmente, trattandosi di I.A., l’utilizzo del servizio da parte del cittadino contribuisce ad “allenare” il sistema consentendogli di rendere risposte di qualità sempre più elevata grazie ad un processo di apprendimento continuo.

l’Istituto annuncia, inoltre, che nel corso del primo semestre del 2024 il servizio dell’Assistente virtuale e l’intelligenza artificiale di tipo generativo verranno progressivamente applicati ad altre prestazioni erogate dall’Istituto per un accesso più rapido e intuitivo ai vari servizi.

di M. Davide Sartori