All’Auditorium del Museo Archeologico Nazionale di Napoli la rassegna internazionale archeocineMANN

Dal 10 al 12 novembre si è svolta, per un pubblico di cinefili e non solo, la terza edizione di archeocineMANN, il Festival Internazionale del cinema archeologico promosso dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli in collaborazione con “Archeologia Viva” e “Firenze Archeofilm”.

Presso l’Auditorium del MANN,è stato  possibile assistere gratuitamente a proiezioni cinematografiche e dibattiti: venti i film in programma per un suggestivo viaggio sulla linea del tempo.

“Un festival internazionale del cinema archeologico aperto alla città e alle scuole, un viaggio appassionante nella storia antica attraverso una selezione di altissima qualità, dalla preistoria alle guerre di oggi, da Pompei ai Longobardi. Tanti prestigiosi ospiti ci aspettano nel nostro accogliente auditorium. E, con archeocineMANN, il Museo entra anche in classe promuovendo uno strumento di didattica coinvolgente, in streaming, e un premio assegnato direttamente dagli studenti.  Grazie ad Archeologia Viva per aver costruito insieme a noi una terza edizione sempre più ricca, che si propone come appuntamento fisso del calendario culturale napoletano”, ha dichiarato alla stampa  il Direttore dell’Archeologico, Paolo Giulierini.

Anche nell’edizione 2022, in occasione di archeocineMANN, sono stati assegnati due riconoscimenti: il Premio MANN per il film più votato dal pubblico e il Premio DIDACTA per la pellicola scelta, in streaming o in presenza, dalle scuole.

La rassegna ha aperto i battenti giovedì 10 novembre (ore 10) con un film sulle scoperte che riguardano nuove specie di dinosauri e “mostri marini” per comprendere come è cambiato nel tempo il quadro delle conoscenze paleontologiche. Spazio, poi, alle immagini di archivio di Pompei negli anni Sessanta (10 novembre, proiezione mattutina), alla storia (rivista e corretta) del Cavallo di Troia, alle nuove teorie sulle origini di Homo Sapiens (10 novembre, dalle 16.15).

 Non sono mancate (11 novembre, dalle 10) incursioni nel mondo dei Longobardi e nell’antica Roma vista dalla parte dei bambini. E, ancora, il viaggio di archeocineMANN si è occupato dei tesori sommersi di Baia, che durante l’impero romano era città del lusso a pochi chilometri da Napoli. Gli itinerari tracciati dalla rassegna hanno portato ancora più lontano: come l’imperdibile documentario sull’operazione internazionale che, negli anni Cinquanta, coinvolse alcuni dei più importanti templi egizi sulle dighe del Nilo. Interessante, sabato 12 novembre dalle ore 10, il focus sull’antichissima grotta Cosquer e sulle sue pitture preistoriche di 27mila anni fa. Gli appassionati dei nuovi linguaggi della comunicazione, infine, hanno potuto assistere alla proiezione di uno straordinario cartoon sul rinato Museo di Baghdad.

Foto per gentile concessione “Archeologia Viva/tourismA/Firenze Archeofilm”

La kermesse è terminata con il film – evento “Il Giuramento di Ciriaco” (12 novembre, ore 16.15), risultato vincitore all’ultima edizione di “Firenze archeofilm” e “Varese archeofilm”: il documentario racconta l’incredibile vicenda del salvataggio di centinaia di opere d’arte e preziosi reperti nel Museo di Aleppo durante la guerra civile siriana.

archeocineMANN è stata anche l’occasione per riproporre alcune delle più interessanti produzioni cinematografiche del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: “Thalassa il racconto”, realizzato da Antonio Longo e Salvatore Agizza per raccontare le importanti scoperte dell’archeologia subacquea; “Lo scrigno delle meraviglie”, diretto da Paolo Bonetti; “Green Bike. MANN est ovest, dall’arte al mare” di Mauro Fermariello che si è occupato delle prospettive di interazione ecosostenibile con il territorio. 

Come da tradizione, archeocineMANN ha dato  spazio alla comunicazione storico-scientifica per approfondire le tematiche dei film: tra gli ospiti che hanno preso parte alla rassegna 2022, si annoverano:  Marco Signore (Tecnologo del Dipartimento di Conservazione Animali Marini e Public Engagement/ Museo Darwin-Dohrn di Napoli), Francesco Tiboni (archeologo navale), Federico Marazzi (professore di archeologia cristiana e medievale all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli), Fabio Pagano (Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei), Stefano De Martino (professore di Ittitologia dell’Università di Torino) e Andrea Polcaro (docente di archeologia del Vicino Oriente antico all’Università di Perugia).

di Eleonora Marino