Agriturismo, valore aggiunto post-pandemia, attività da rivalutare

L’ attività agrituristica  costituisce un valore aggiunto alla forzata stasi subita in tempo di Covid.

In relazione alla corretta enucleazione giuridica delle realtà territoriali, ove si predilige l’esercizio di tale attività, tecnicamente negli agriturismi vi è un’interconnessione tra l’attività agricola svolta  e le specifiche  forme di svago liberatorio offerte al pubblico, di recente divenute ancor più appetibili che in passato per la  finalità di potersi depurare  spiritualmente  delle residue forme di  limitazione della libertà, maggiormente avvertite  nel periodo pandemico, ma che normalmente fanno parte del quotidiano, attese le importanti  restrizioni imposte dalla routine, che non sempre consentono di poter dare libero sfogo alla libertà spirituale ed alla creatività.

Per questo oggi, la scelta dei più pende verso questo tipo di attività, in quanto si predilige e si va continuamente alla ricerca, per una più oculata consapevolezza della interrelazione dei  livelli di stress  con la malattia,  di strutture ove si somministrano pasti e bevande biologiche, di produzione propria dell’azienda agricola. Si possono praticare discipline sportive e molteplici attività motorie.

L’attività dell’agriturismo, direzionata verso la ristorazione è un’importante forma di offerta al pubblico in quanto associata, connessa e dipendente da quella agricola lì esercitata ed ai relativi prodotti agricoli che vengono portati sulla tavola.

La natura agricola dell’attività svolta è ciò che conferisce maggiore lustro alla ripresa spirituale.

Per tale ragione si assiste ad un ritorno all’essenzialità ed alla  semplicità  per favorire il ripristino delle libertà, riconducendole ad una realtà campestre.

Tutto questo ha favorito il ritorno ed il rapido  proliferarsi di questo tipo di attività: la sua celere ripresa è pienamente in linea con lo svolgimento dell’attività agricola, che ne costituisce il vero ed unico supporto.

Normalmente il titolare  è un coltivatore diretto o uno IAP, ma  questa non è sempre una regola.

Di fatto, chiunque detenga un pezzo di terra ed ami prodigarsi nella coltivazione, cura e produzione dei prodotti agricoli, offrendo agli ospiti della struttura,  prodotti esclusivamente biologici, non avrà alcun timore  di avviare un’attività salutare come questa che nobilita lo spirito e fermenta propositi migliorativi dell’ambiente esterno.

L’agriturismo dovrà essere iscritto all’Albo prefettizio degli operatori agrituristici.

Il suo esercizio è subordinato ad autorizzazione comunale.

Per il suo corretto espletamento occorre osservare la normativa fiscale di riferimento e pertanto l’obbligo di tenuta di un registro vendite e di un registro acquisti, effettuare la fatturazione per l’acquisto di prodotti somministrati nell’agriturismo ed istituire il registro dei corrispettivi.

Inoltre, tenuto conto che molte strutture offrono anche la possibilità di pernottamento,  in osservanza alle disposizione di P.S., ove si voglia corredare l’agriturismo di questo ulteriore servizio,  occorrerà solo   curare la perfetta tenuta del registro degli ospiti e la sobrietà degli ambienti.

di Angela Gerarda Fasulo