Agrigento: la rassegna Kinèma

Dal 19 al 21 agosto si è tenuta in Agrigento la rassegna Kinèma, cinema e arti visive.  La Grecia e il cinema, il classico e il contemporaneo, la storia e il presente. Sono queste le radici di Kinéma la rassegna di cinema e arti visive curata da Leandro Picarella, che ha animato il Parco della Valle dei Templi per tre giorni di proiezioni e incontri – aperti al pubblico e gratuiti- dedicati al meglio del cinema contemporaneo e ai suoi protagonisti, in un luogo di straordinaria bellezza: ai piedi del Tempio di Giunone, nel parco archeologico e paesaggistico più esteso del mondo – circa 1300 ettari- Patrimonio Culturale dell’Umanità, UNESCO.

Un festival che non si pone soltanto una rassegna di cinema, ma costituisce un laboratorio creativo in grado di offrire uno spaccato culturale ampio e all’avanguardia, fra cinema fotografia, teatro e giornalismo.

Letizia Battaglia, Emma Dante, Pietrangelo Buttafuoco, Donatella Finocchiaro, Corrado Fortuna, Ornella Sgroi ed Ester Pantano, sono stati i protagonisti di questa edizione che ha sì celebrato la Sicilia, ma con un respiro internazionale, ospitando una selezione di film e cortometraggi, capaci di abbracciare temi e sensibilità diverse.

Si è voluto auspicare un ritorno all’incontro, opponendosi al distanziamento sociale pur mantenendo quello fisico, cercando di sanare quella profonda ferita che la pandemia ha inferto – e ancora sta infliggendo – alla nostra società. Tempo dunque di ritorno, alla vita e alla cultura grazie a una programmazione curata, che ha puntato anche a creare occasioni d’incontro e scambio tra gli artisti invitati e il pubblico, in un clima di grande informalità e condivisione.

“Piattaforme streaming, serialità, contenuti su contenuti (quanti contenuti!) si sono fatti trovare pronti di fronte alla situazione creata dalla pandemia; e così, soli nelle nostre case davanti a schermi piccoli o grandi, con le nostre casse bluetooth, con i nostri impianti surround o i nostri proiettori, cerchiamo di ricreare un’esperienza che velocemente diventa abitudine, proprio perché privata della sua componente essenziale: il rito collettivo, quel bisogno di unirsi per condividere un’esperienza che accompagna l’essere umano dall’alba dei tempi”. Ha dichiarato Leandro Picarella.

In quest’ottica la chiave degli incontri di Kinéma è stata la condivisione di un’esperienza collettiva che inviti “a una riflessione altra sul mondo e sull’uomo, sulla prossimità, sui luoghi che ci circondano, sulle piccole e grandi storie umane; in sintesi sul ricordarci chi siamo”.

 Emma Dante, regista di fama internazionale, tra le più interessanti e controverse dello scenario contemporaneo ha aperto la rassegna. A lei è stata dedicata la prima serata del festival con la proiezione del pluripremiato film Le sorelle Macaluso, riconosciuto e celebrato dalla stampa cinematografica con due Premi alla Mostra del Cinema di Venezia 2020, ben 5 Nastri d’Argento, e 6 nomination ai David di Donatello.

“Le sorelle Macaluso è un film sul tempo. Sulla memoria. Sulle cose che durano. Sulle persone che restano anche dopo la morte. È un film sulla vecchiaia come traguardo incredibile della vita” ha affermato Emma Dante; ma è anche un’opera di un’altra opera – è infatti tratto dall’omonima pièce teatrale, premio Ubu nel 2014 – un lavoro condotto sul confine tra i diversi linguaggi, in cui cinema e teatro s’intrecciano in una piccola tragedia contemporanea che commuove, sconquassa e seduce. Questi temi sono stati anche il punto di partenza per una conversazione tra la regista, l’attrice Donatella Finocchiaro e la giornalista Ornella Sgroi.

La seconda giornata di Kinéma, venerdì 20 agosto è stato un omaggio a Franco Battiato attraverso quello che fu il suo esordio dietro la macchina da presa e che valse al “maestro” il Nastro d’argento come miglior regista esordiente: “Perdutoamor” (2003), film autobiografico che racconta la vita dell’artista dalla sognante infanzia siciliana alle prime esperienze nella Milano degli anni Sessanta, in cerca di una strada nell’arte e nella vita.

Scomparso lo scorso 18 maggio a 76 anni, il cantautore di Riposto (Catania) è stato uno di quegli artisti totali, capace di far convivere nella sua produzione musica pop, musica colta, filosofia, religione, pittura e cinema. A ricordarlo saranno gli amici e collaboratori di Battiato: Corrado Fortuna, l’attore che nel film interpreta l’alter ego del musicista, e il giornalista Pietrangelo Buttafuoco.

Ospite d’onore della manifestazione, sabato 21 agosto, è stata Letizia Battaglia, una pioniera della moderna fotografia, la donna universalmente riconosciuta come una delle figure più importanti dello scenario contemporaneo, non solo per le sue fotografie saldamente presenti nell’immaginario collettivo, ma anche per il valore civile ed etico di tutta la sua produzione.

di Eleonora Marino