Agostino Biagi traduttore della Divina Commedia in cinese

È stato pubblicato per i tipi delle Edizioni Magister il volume “Lettera a uno zio che voleva cambiare il mondo “di Mara Carocci, che fra il 2013 e il 2018 è stata membro del Parlamento italiano facendo parte della Commissione cultura e istruzione della Camera e dirigente scolastica.

Si tratta un libro che rievoca una figura storica dimenticata: Agostino Biagi, prima francescano e sinologo, missionario in Cina che, tornato in Italia, aderì alla Chiesa Battista e subì le persecuzioni fasciste.

L’opera della vita di Agostino Biagi fu la traduzione integrale in cinese della Divina Commedia di Dante. Come traduttore dall’italiano in cinese non si limitò solo a tradurre tutto il poema dantesco, ma lo fece in tre diverse tipologie di versi classici cinesi: di quattro, di cinque e di sette sillabe, cercando di offrire al lettore, non solo il senso della Commedia, ma anche il suo sapore verbale antico e poetico. L’unico documento in cui Biagi parla di sé si trova in un foglio manoscritto in cinese in cui ripercorre in versi la propria parabola esistenziale. È una dichiarazione di fede religiosa, ideologica e umana che si sublima nella coltivazione della benevolenza confuciana (仁).

Il volume si presenta come un dialogo a distanza, spesso serrato dell’autrice col suo prozio Agostino Biagi, secondo di otto fratelli, nato il 25 maggio 1882 a Fossato, un paesino di circa 150 case, aggrappato su un crinale dei monti dell’Appennino tosco-emiliano, frazione del comune di Cantagallo della provincia di Prato.

Mara Carocci, sulla scorta di lettere di famiglia ereditate e trovate solo di recente e di documenti storici e amministrativi, ne ha ricostruito l’originale vicenda biografica «in una deliziosa miscela di vicinanza affettiva e accuratezza documentaria», come sottolinea Vittorio Coletti nella sua prefazione, a cominciare dall’entrata di Agostino nel convento francescano di Bethlehem a Galceti (Prato) all’età di soli dodici anni.

Leggere questo volume significa, attraverso le vorticose vicende biografiche che hanno caratterizzato la vita di Agostino Biagi, mettere un altro tassello ai millenari rapporti culturali tra Italia e Cina.

di Carlo Marino

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