111^ Sessione della Conferenza Internazionale del Lavoro dell’OIL

Dal 5 giugno al 16 giugno si è svolta a Ginevra la 111^ sessione della Conferenza Internazionale del Lavoro, cui hanno partecipato delegati dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei Governi degli Stati membri dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). L’Italia, che ha partecipato con la propria delegazione tripartita, ha affrontato, insieme agli altri convenuti, tematiche di diversa natura e complessità, tra le quali la protezione del lavoro, una transizione giusta verso economie sostenibili e inclusive, l’apprendistato di qualità.

Foto wikipedia

La Risoluzione, approvata dalla Commissione tecnica sulla discussione ricorrente sulla protezione del lavoro, ha messo in evidenza che la protezione del lavoro costituisce la pietra miliare del mandato di giustizia sociale dell’OIL. Secondo il documento, tutti i lavoratori devono poter godere di una protezione del lavoro più inclusiva, adeguata ed efficace. Il rischio di esclusione è più elevato per alcune categorie di lavoratori; migranti, giovani, disabili ed appartenenti a specifici settori professionali, tra cui la care-economy e i lavoratori a agricoli e a domicilio. Durante la pandemia da Covid-19, le nuove forme di lavoro (su piattaforma e telelavoro) hanno consentito flessibilità nell’organizzazione del lavoro e una migliore conciliazione tra vita professionale e vita privata. Le conclusioni evidenziano i progressi compiuti riguardo la tutela della maternità e il contrasto alla violenza e alle molestie sul luogo di lavoro. Le sfide sono ancora molte, specialmente in relazione al cosiddetto decent work.

Altra Risoluzione è stata approvata dalla Commissione tecnica che ha affrontato la discussione generale sulla just transition ovvero una transizione equa per tutti, verso economie e società sostenibili. Sono state individuate le competenze specifiche dei vari attori coinvolti: governi, organizzazioni dei datori di lavoro, dei lavoratori e l’OIL. La Risoluzione presenta le opportunità e le sfide della transizione sostenibile e le azioni da intraprendere, per evitare marginalizzazione o esclusione. Le misure di protezione sociale si caratterizzano per la loro funzione strategica nel mitigare le ripercussioni negative e gli effetti indiretti, che possono derivare dallo sviluppo di un nuovo modello di transizione. Il ruolo dell’OIL è strategico per attivare misure coerenti ed integrate, implementare le politiche attive del lavoro, favorire una corretta combinazione tra domanda ed offerta di lavoro, promuovere la formazione continua attraverso l’adeguamento delle competenze e il lifelong learning.

La Commissione sull’Apprendistato ha infine approvato la Raccomandazione n.208, relativa agli apprendistati di qualità. Nell’intento di arrivare all’adozione di un nuovo strumento normativo, che definisca e delinei un apprendistato di qualità, è stato ulteriormente arricchito il quadro delle previsioni giuridiche già contenute nel precedente testo, proposto durante la prima discussione, tenutasi nel 2022. La Raccomandazione, nell’incoraggiare un apprendistato di qualità, sottolinea l’importanza di un’istruzione e formazione continua e di qualità per tutti, richiamando il diritto di ciascun essere umano a perseguire il proprio benessere materiale, sviluppo spirituale, in una condizione di libertà, dignità personale, sicurezza economica e pari opportunità.

di Rosaria Russo