Un mese di dicembre ricco di sorprese a Officina Pasolini, il Laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio

Il mese di dicembre 2022 è stato un mese ricco a Officina Pasolini. Si è cominciato venerdì 2  con Salotto Pasolini, un nuovo format nella programmazione di Officina Pasolini, che ha ospitato due giovani artisti, ex diplomati del Laboratorio creativo con già un loro percorso di rilievo nel panorama musicale. Ad inaugurare, Lorenzo Lepore e il duo Buva e Anselmo. Lepore ha già ricevuto diversi riconoscimenti importanti, tra cui il Premio per il Miglior testo a Musicultura 2021, ed è in uscita il suo nuovo album. Sono stati con lui sul palco: Umberto Scaramozza alla chitarra elettrica e ai cori, Edoardo Guerrazzi alla batteria, Guglielmo Molino al basso. Tra gli ospiti Filippo Muscaritoli e Leonardo Russotto. FUORISEDE live è un concerto in cui Francesco Anselmo e Buva (nome d’arte di Valerio Buchiccio) suonano assieme i loro brani e ne raccontano aneddoti e suggestioni che li hanno ispirati.

Lunedì 5 è stata un’occasione speciale per parlare direttamente con Niccolò Fabi di Meno per Meno, il suo nuovo progetto discografico pubblicato in occasione dei suoi 25 anni di carriera. Un album che ospita dieci canzoni, di cui quattro brani sono inediti, e che, pur non essendo un disco live, ha il suo motivo ispiratore nel concerto che l’artista romano ha tenuto lo scorso 2 ottobre all’Arena di Verona. Durante l’incontro è stato inoltre proiettato un video-racconto sulla realizzazione del disco.

 Martedì 6 dicembre Concita De Gregorio, accompagnata da Erica Mou, una delle giovani cantautrici più apprezzate nella scena musicale italiana, ha presentato il suo libro (Giangiacomo Feltrinelli Editore, 2022). Il libro ha al centro della narrazione il femminile e la sua potenza di fuoco. Donne che si alzano in piedi per pronunciare la propria orazione funebre con parole incendiate di rabbia, di ironia, di sapienza. Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama, Maria Lai, Lisetta Carmi, Rosa Balestreri, Margaret Bourke White e altre ancora… messe al bando, escluse, sono sempre qualcosa di qualcuno, l’attributo di un uomo. Ombre a cui queste pagine danno luce, restituiscono voce. Concita De Gregorio incarna queste donne, “fonti di eresia, dunque di desiderio e di colpa”. Il filo che dipana è ora un progetto teatrale, a cui l’autrice presta corpo in scena, con musica dal vivo composta appositamente da Erica Mou.

Mercoledì 14 è tornato Superficie Live Show – attori sul palco a portata di video per raccontare il mestiere dell’attore. Per questo nuovo appuntamento del format, ideato e condotto da Matteo Santilli, sono giunti nuovi attrici e attori che si sono messi in gioco  condividendo curiosità, opinioni, interpretazioni con una grande varietà di contenuti e un unico comun denominatore: la recitazione. Sia che si tratti di esibizioni teatrali di testi inediti o di rivisitazione dei grandi classici, sia di interviste e di momenti didattici, speech, rubriche di divulgazione e molto altro, Superficie Live Show è stato una sorta di varietà multitematico, in cui si è passati dal monologo drammatico a quello comico e allo speech “intimo e profondo” e che ha sperimentato un nuovo stile, a metà fra il cinema e il teatro.

Giovedì 15 è stata la volta del concerto del gruppo vocale Occhi Chiusi In Mare Aperto, composto da Daniele D’Alberti, Gabriele D’Angelo, Chiara Meschini, Sara Sileo e Ludovico (Dodo) Versino. Cinque voci che si fondono in arrangiamenti pop originali per un repertorio composto da reinterpretazioni di brani tratti dal pop internazionale con una predilezione per l’indie e la nuova scena cantautorale italiana. Nato nel 2017, il gruppo ha costruito la sua identità sperimentando stili e armonie che mettessero in risalto le caratteristiche particolari di ogni voce, alla ricerca di un suono d’insieme unico e riconoscibile. Ad aprire la serata Il Coro della Collina, coro misto a cappella, nato dall’idea di alcuni inquilini di un condominio solidale che alcuni anni fa hanno realizzato il sogno di andare ad abitare insieme in un casale della periferia romana. L’idea di radunare attraverso il canto d’assieme altri amici con cui condividere alcuni momenti della propria vita è stata una naturale prosecuzione di questo stile di vita e, sotto la direzione sapiente, ironica e generosa di Dodo Versino, l’organico nel tempo si è allargato ed è arrivato a superare i cinquanta cantori.

Venerdì 16 è arrivato a Officina Pasolini Giovanni Floris per presentare il suo romanzo Il gioco. Un giallo, un complotto, una commedia dal ritmo incalzante, un percorso scanzonato ma ricco di cultura tra le pagine, il pensiero e gli autori di un secolo di letteratura. Un romanzo multiforme che è in se stesso un gioco. Libero, appassionato e imprevedibile, perché i libri non finiscono mai di sorprendere.

A dialogare con l’autore  il giornalista e conduttore Andrea Purgatori. Letture di estratti del libro a cura dell’attore diplomato a Officina Pasolini Alessandro Calamunci.

Domenica 18 dicembre ha avuto luogo il debutto assoluto dello spettacolo, in forma di monologo, Chilometro 42, che ha narrato le tappe fondamentali della vita della prima maratoneta donna nella storia: Kathrine Switzer. Attraverso questo personaggio, che ha segnato profondamente il mondo dello sport e il suo rapporto con la società civile, si è avviata una riflessione in parole e musica su temi centrali quali l’inclusione, il riconoscimento e la parità dei diritti. Ideato e interpretato da Angela Ciaburri, Chilometro 42 è il primo spettacolo scaturito dalle connessioni avvenute all’interno del progetto “Superficie”, nato nel 2019 per iniziativa di Matteo Santilli. La pièce è stata accompagnata da una colonna sonora eseguita dal vivo da Munendo e fatta di effetti, suoni, rumori, musica e pezzi musicali, in continuo dialogo con l’attrice.

di Eleonora Marino