Sorprese all’orizzonte sullo stipendio statali: in busta paga a dicembre 2023 potrebbe già arrivare un primo aumento. Più tortuoso invece il percorso che porterà al rinnovo organico del contratto dei dipendenti pubblici, su cui le trattative si apriranno non prima del 2024.
Entro il prossimo anno si punta a un accordo definitivo sul Ccnl, come confermato anche dal ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo; nel frattempo i dipendenti pubblici dovranno accontentarsi di un assaggio sugli stipendi di fine anno.
È infatti atteso un Decreto anticipi, che tra l’altro punterà anche su una rivalutazione anticipata delle pensioni. In questo provvedimento conosceremo i dettagli sull’incremento in busta paga per gli statali.
Primo step in arrivo per i dipendenti statali, secondo quanto anticipato da Il Messaggero, sarebbe a dicembre 2023, mese in cui in busta paga dovrebbe arrivare un aumento di retribuzione. L’effetto reale si vedrà quindi nella busta paga di fine anno. L’aumento potrebbe rispecchiare le stesse regole pensate per l’anticipo della rivalutazione pensioni, che rientrerà nel Decreto anticipi di prossima approvazione.
Per i dipendenti pubblici, in questo provvedimento è atteso un bonus di 13 mensilità dell’1,5% sulle retribuzioni. Costo dell’operazione circa un miliardo di euro.
Un organico rinnovo dei contratti del pubblico impiego non si avrà prima del 2024. Devono essere trovati accordi e risorse. Come confermato dalla Nadef 2023 approvata dal governo, “nell’ottica di un recupero del reddito disponibile delle famiglie, la legge di bilancio finanzierà anche il rinnovo contrattuale del pubblico impiego, con una particolare attenzione al settore sanitario“.
di Massimiliano Gonzi