Sfavoriti i rifugiati dalle norme del Reddito di Cittadinanza. Sollevata la questione alla Corte Ue sul requisito dei 10 anni di residenza

Il Tribunale di Bergamo ha chiesto alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea di valutare eventuale contrasto con la normativa europea del requisito dei 10 anni di residenza in Italia per accedere al diritto ad ottenere il Reddito di cittadinanza, previsto anche per i titolari di protezione internazionale, cioè chi ha lo status di rifugiato o altra protezione sussidiaria.

Foto credit: Fonte “Corte di giustizia dell’Unione europea”

La vicenda, ha spiegato l’associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), “ riguarda un titolare di protezione residente in Italia da poco meno di 10 anni al momento della domanda di Rdc, sposato in Italia e con figli nati in Italia”. 

Il caso è uno dei molti, che hanno interessato cittadini stranieri, ha precisato Asgi “ che avevano presentato domanda anche se in assenza del requisito previsto dalla legge (10 anni di residenza anche non continuativi, di cui gli ultimi due continuativi prima della domanda) a cui poi è stata revocata la prestazione: più di 100.000 richiedenti secondo i dati diffusi dall’Inps. Il requisito dei 10 anni di residenza per i titolari di protezione internazionale, secondo il giudice Giulia Bertolino della Sezione lavoro di Bergamo “risulta perlomeno sproporzionato, in quanto eccessivo”.

Il Tribunale, quindi, solleva, come riportato nel provvedimento, la questione alla Corte Ue che si dovrà esprimere e  dovrà decidere” eventualmente anche mediante la riduzione del requisito decennale entro i termini proporzionati e necessari”.

di Massimiliano Gonzi