Sempre più grave l’impatto delle fioriture di alghe: tra aumento della domanda di pesce e sviluppo costiero

I problemi relativi alle microalghe dannose vengono ormai elaborati e discussi da molte categorie di ricercatori: ecologisti, tassonomi, tossicologi, da persone coinvolte nel monitoraggio degli ambienti per l’effetto nocivo delle alghe tossiche, da politici, giornalisti, ecc.

Secondo l’UNESCO’s Intergovernmental Oceanographic Commission c’è stato un incremento tendenziale del numero di eventi cosiddetti HAB (Harmful Algal Bloom, fioriture algali nocive) che variano da una regione all’altra del mondo.

Un’analisi senza precedenti degli eventi Harmful Algal Bloom (HAB) in tutto il mondo quella dell’UNESCO (L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) condotta nell’ultimo trentennio, in quanto essa costituisce la prima analisi statistica globale che ha esaminato circa 9.500 eventi HAB in 33 anni e rilevando che i danni causati da tali eventi aumentano di livello con la crescita dell’industria dell’acquacoltura e dello sfruttamento marino anche se a tal fine sono necessarie ulteriori ricerche.

Lo studio, elaborato da un gruppo internazionale costituito da 109 scienziati in 35 paesi, è durato 7 anni e ha scoperto che gli eventi HAB segnalati sono aumentati in alcune regioni del mondo e sono diminuiti o rimasti stabili in altre. Un’opinione espressa dal rapporto, secondo cui gli eventi HAB sono in aumento in tutto il mondo, forse a causa del cambiamento climatico, non è però stata confermata.

Foto: UNESCO

Nel caso di tale ricerca il satellite ha rappresentato un utile strumento per monitorare, ad esempio, le concentrazioni di alghe, i detriti e la clorofilla nell’acqua di mare, elementi utili a prevedere le fioriture nocive di alghe. La salute e la vulnerabilità degli ecosistemi marini sono fondamentali per la nostra conoscenza sulla produttività degli oceani e, a loro volta, delle riserve ittiche.

A tale proposito anche lo studio dal titolo: “Perceived global increase in algal blooms is attributable to intensified monitoring and emerging bloom impacts”, pubblicato sulla rivista Nature Communications Earth & Environment, ha creato una traccia importante per lo studio dei futuri cambiamenti nella posizione, nella frequenza e negli impatti degli eventi HAB, a seconda di quale delle 250 specie nocive di alghe marine è coinvolta.

In un nuovo portale interattivo (https://data.hais.ioc-unesco.org), i cittadini e gli scienziati interessati potranno estrarre dati riguardanti gli eventi HAB su ogni scala, da locale a globale potendo scegliere specifici periodi temporali.

L’unico database esistente di informazioni su eventi algali dannosi, provenienti da tutto il mondo è HAEDAT (riassunto in “eventi” associati a un’azione di gestione o a un impatto economico / ecologico negativo) e  include casi di decolorazione dell’acqua non tossici, mucillagine, anossia o altri danni ai pesci è  http://haedat.iode.org/

HABMAP-OBIS è un’altra Banca dati sulla gamma geografica delle specie nocive ed è costituita dal database che fornisce informazioni biogeografiche, come mappe di riferimento delle specie microalgali elencate nella lista di riferimento tassonomica del CIO-UNESCO delle microalghe nocive:  https://obis.org

Questa banca dati fornisce una mappa mondiale dei potenziali rischi legati alla comparsa di specie tossiche.

di Eleonora Marino