Novità Legislative: Bonus Bebè, riconoscimento cittadinanza e decreto flussi

Lo scorso 11 gennaio la Corte Costituzionale nella seduta dell’11 gennaio ha dichiarato l’incostituzionalità delle norme relative al c.d. “Bonus Bebè” e dell’assegno di maternità (sia nel testo originario che nell’ultimo decreto di proroga) nelle parti in cui vengono esclusi dalla concessione dei due benefici economici erogati dall’INPS a coloro che non siano in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, affermando che possono ottenere le due misure economiche anche i titolari di un permesso di soggiorno per lavoro purché di durata superiore ai sei mesi.

Altra novità riguarda invece l’ottenimento della cittadinanza per quei minori stranieri che al compimento del 18 anno di età possono fare domanda di cittadinanza italiana (ricordiamo che passato il 19mo anno senza aver presentato la domanda questi sono costretti a seguire l’iter ordinario per l’ottenimento della cittadinanza italiana). Il Tribunale di Roma con sua ordinanza del 7 novembre 2021, ha riconosciuto la cittadinanza ai sensi dell’articolo 4 comma 2 della legge n. 91/1992 in un caso in cui il neo diciottenne aveva presentato domanda prima del compimento del diciannovesimo anno di età, domanda che era stata poi dichiarata irricevibile in quanto il richiedente non aveva adempiuto all’onere dell’integrazione documentale e quindi non aveva formalizzato la dichiarazione di cui all’articolo 4 sopra citato entro il diciannovesimo anno di età. Nel pronunciarsi su questo caso il giudice del Tribunale romano ha chiarito che è requisito sufficiente che il richiedente presenti la domanda di riconoscimento della cittadinanza entro il compimento del diciannovesimo anno di età e che nulla rilevano i tempi richiesti per il completamento dell’iter amministrativo.

Rimanendo nell’ambito dell’immigrazione regolamentata, in data 17 gennaio 2022 è stato pubblicato il decreto di programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari per l’anno 2022. Il Governo ha autorizzato l’ingresso di 69700 unità sia per quanto riguarda occupazioni in ambito di lavoro subordinato stagionale e non sia al lavoro autonomo anche se in misura molto inferiore.

In particolare nel decreto flussi sono previsti: 20000 ingressi per lavoro non stagionale nel settore dell’autotrasporto, dell’edilizia e nel settore turistico alberghiero per i paesi che hanno stretto accordi con l’Italia; 7000 quote per la conversione dei permessi di soggiorno ad altro titolo in permessi di soggiorno per lavoro; 500 ingressi per lavoro autonomo; 100 ingressi per i cittadini non comunitari che abbiano svolto i programmi di formazione nel paese di origine, 100 ingressi per i discendenti di italiani residenti in Venezuela, mentre tutte le altre quote rimanenti sono destinate agli ingressi per i lavori stagionali. Il Ministero dell’Interno ha poi aperto la procedura per presentare le domande telematiche a partire dal decimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto per l’ingresso dei lavoratori non stagionali ed a partire dal quindicesimo giorno successivo per l’ingresso dei lavoratori stagionali.

di Massimiliano Merzi