Gli studenti di ogni grado hanno finalmente ripreso l’ordinario cammino scolastico dopo la vertiginosa battuta d’arresto provocata dall’imponente flusso pandemico che ha destabilizzato le armonie e gli equilibri di tanti, prevaricando, in special modo sui meno preparati all’impatto.
Ma questa esperienza che hanno vissuto in prima persona giovani e giovanissimi ha sicuramente portato riflessi e ripercussioni sull’indole e farà sentire la sua forza negli anni a venire. Un ‘esperienza decisamente traumatica e defaticante, inaspettata e intollerabile che ha messo a dura prova le capacità di autoapprendimento e le coscienze, inclinando le prospettive soggettive di approccio verso l’altro.
Ma non poteva che essere quella la condizione in tempo di pandemia.
Oggi il vaccino ha consentito di debellare le situazioni di rischio anche se c’è ancora tanto da fare.
La guardia va tenuta alta e non può scendere al di sotto della soglia minima utile a considerare l’immane apporto e la frequenza del rischio di ricaduta nell’ingorgo pandemico che ha paralizzato milioni di vite.
Oggi i ragazzi stanno riprendendo la normalità.
Più passano i mesi, più facile appare la salita verso la ripresa.
La didattica a distanza ha consentito un generalizzato apprezzamento degli insegnamenti in presenza, situazioni nelle quali si possono condividere emozioni, pathos, armonie comportamentali, distonie didattiche e correre verso il compiuto completamento e perfezionamento degli studi in sintonia con le variegate fasi di crescita.
C’è ancora tanto da fare.
Il cammino in salita è supportato da un’esperienza che ha forgiato le giovani leve e conferito un valore aggiunto alla formazione ed un’adeguata consapevolezza dei tortuosi percorsi dell’essere .
di Angela Gerarda Fasulo