Durante questi mesi di chiusura al pubblico dei musei e degli spazi espositivi, a causa della Pandemia da Covid19, l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma ha proseguito nella divulgazione dell’offerta culturale realizzando un ricco palinsesto online sui canali social e web.
Le Storie della Vera Croce di Luigi Presicce costituisce il secondo progetto del programma triennale Dispositivi Sensibili a cura di Angel Moya Garcia all’interno del Padiglione 9B.
Il progetto riunisce un ciclo di dieci episodi, iniziato nel 2012, che genera un’unica grande opera esposta per la prima volta nella sua totalità. Dieci capitoli, formati da diciotto performance e presentati attraverso la loro documentazione video, in cui la pittura diventa il nucleo centrale dell’impianto espositivo. Il decimo e ultimo capitolo è una nuova produzione dell’artista, realizzata negli scorsi mesi nell’ambito del programma di residenze produttive “Prender-si cura”, a cura di Ilaria Mancia, in corso al Mattatoio-Pelanda e sostenuta da Azienda Speciale Palaexpo. Da tale articolazione prenderà vita un palinsesto di attività a cadenza settimanale: sei tableaux vivants intorno a cui un certo numero di artisti sarà invitato a creare delle sedute di pittura dal vivo; quattro dialoghi di approfondimento; una rassegna cinematografica.
Il ciclo Le Storie della Vera Croce si ispira alle omonime vicende del Sacro Legno tratte da La Legenda Aurea di Jacopo Da Varagine (1228-1298) e dalla Sacra Bibbia. A questi due testi si sono ispirati Agnolo Gaddi (1350-1396) e Piero Della Francesca (1416-1492) nella realizzazione di due dei più importanti cicli pittorici dell’arte italiana del ‘300 e del ‘400, rispettivamente in Santa Croce a Firenze e in San Francesco ad Arezzo. Luigi Presicce, attraverso dieci tappe, ha rielaborato e affrontato su piani paralleli, episodi della storia del Sacro Legno intrecciandoli con avvenimenti e personaggi storici e contemporanei. Seguendo una ricerca legata a media spesso molto differenti tra loro come la pittura e la performance e accostando mitologia, storia, superstizione e religione, il dispositivo di Luigi Presicce ha intervallato la rappresentazione in formato video delle sue performance con una maniacale ricerca sulla pittura. Di tanto in tanto, infatti, i video si fermeranno e nello spazio del Padiglione avranno luogo performance, incontri e proiezioni cinematografiche incentrate sulla pittura dal vivo e sui tableaux vivants, attraverso un’eclettica trama di citazioni e rimandi in cui l’artista mescola cultura popolare e culti misterici, folklore e sacralità, storia antica e contemporanea in modo completamente libero e autonomo. Il progetto sarà anticipato sui canali digitali del Mattatoio da una mini-serie video in dieci puntate raccontate dalla voce del Sacro Legno. L’ingresso è gratuito.
di Eleonora Marino