L’intervista

Sempre più spesso sentiamo parlare di blockchain, tecnologia utilizzata per criptovalute e token, proviamo a capire di cosa si tratta e come possa riguardare la nostra vita quotidiana. A spiegarlo è il dott. Giovanni Tarantelli, board member della Spm srl, società distributrice della tecnologia di DT Socialize Ltd.

Quale è stato il suo percorso professionale che l’ha portata ad applicare il network  marketing al mondo fintech, dalla tecnologia blockchain ai token?

Ho iniziato a fare impresa a 23 anni, subito dopo la laurea in Economia e Commercio e una breve esperienza come commercialista, avviando un’attività nell’ambito pubblicitario e nel  marketing, diventando in pochi anni leader nel settore, con numerose importanti recensioni da parte dei media in ambito nazionale, nonché caso studio per diverse tesi di laurea di studenti universitari. Pochi anni fa ho maturato l’idea che avrei dovuto fare altro, qualcosa che potesse cambiare in meglio la mia vita e quella delle persone. Ho preso coscienza che la tecnologia è diventata sempre più importante nel nostro quotidiano, con nuovi scenari e la necessità di non trovarsi impreparati alla rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. Dall’incontro nel 2017 con Daniele Marinelli, Presidente di DT Socialize, si è compreso come il marketing del passaparola – network marketing, regolamentato in Italia dalla legge 173/2005 – fosse il sistema di distribuzione più efficace e veloce per diffondere in tutto il mondo le informazioni delle tecnologie sviluppate.

Si può affermare che la blockchain è una tecnologia per le masse, che sta rivoluzionando l’economia e la società, al pari dell’avvento di internet? Come possiamo definirla e come questa innovazione tecnologica entra nelle nostre vite? Qual è il vantaggio per le imprese?

Per capire cos’è e come funziona la blockchain si può immaginare un registro dove vengono annotati  in ordine cronologico informazioni che non possono essere cancellate o modificate e le movimentazioni sono annotate in blocchi chiusi con speciali lucchetti inviolabili. Ecco perché la tecnologia blockchain può essere usata per annotare e certificare dati e trasferimenti di valore in modo anonimo, inviolabile e immodificabile. Pensando ad una applicazione futura direi che la blockchain potrebbe arrivare a sostituire anche registri pubblici come il PRA per i passaggi auto, i notai per i trasferimenti immobiliari e tanto altro. La struttura basata sulla garanzia della trasparenza, della sicurezza e della tracciabilità dei dati, ha determinato l’applicazione di tale tecnologia, dopo i settori della finanza e della Pubblica amministrazione, all’agroalimentare, anche se in tale ambito è limitata principalmente alla tracciabilità dei prodotti.  Un produttore vinicolo, attraverso un QR code posto sull’etichetta della bottiglia può consentire al consumatore, mediante scansione di tale codice con il proprio telefonino, di arrivare a conoscere l’intera filiera del prodotto, dalla coltivazione alla raccolta, fino alla vinificazione.

Altro esempio dell’uso di tale tecnologia è l’applicazione per smartphone  – Uup, fiore all’occhiello della DT Socialize, l’unica app di messaggistica totalmente criptata ed in blockchain, in completa privacy e con il potere di scelta su ciò che si vuole fare con i dati che vengono generati.

Ma a prescindere dal settore di appartenenza, il vantaggio principale oltre ad un abbattimento dei costi è quello del miglioramento del posizionamento aziendale rispetto alla concorrenza, grazie alla fiducia guadagnata con la trasparenza delle informazioni condivise con i propri clienti. La blockchain avrà in generale un impatto notevole a livello di risorse, riducendo l’errore umano e aumentando la produttività.

Quali settori possono essere interessati dalla tokenizzazione, ci racconti qualche caso di applicazione.

I settori interessati possono essere infiniti, è applicabile alla semplice compravendita di immobili, fino alle opere d’arte. I beni possono essere comprati su una piattaforma blockchain da più acquirenti che ricevono un certificato di proprietà che potrebbe consentirne ad esempio lo sfruttamento economico. Se volessimo fare una semplificazione si potrebbe dire che la tokenizzazione è comparabile ad una cartolarizzazione di un bene che consente di convertire un diritto di proprietà in un token asset, ossia una rappresentazione digitale che garantisce sicurezza e la possibilità di trasferimento di tale diritto. Occorre distinguere tra security token e utility token: un security token è considerato un asset finanziario a tutti gli effetti, come se fosse l’azione di una compagnia quotata in borsa, mentre un utility token rappresenta un mezzo di accesso ad un servizio, da non intendere come investimento finanziario.

Quali effetti produrrà questa innovazione che possiamo definire una rivoluzione tecnologica?

La situazione emergenziale dovuta al Covid ha accelerato un processo già in atto. Nei prossimi anni le tecnologie avranno un ruolo importante anche nelle nostre case, avremo elettrodomestici intelligenti, che miglioreranno la qualità della nostra vita aumentando il tempo a nostra disposizione e il nostro benessere. Ci saranno nuove opportunità professionali, basta essere pronti a coglierle.

di Franca Terra